L’incenso è una delle sostanze più antiche con cui profumiamo i nostri ambienti. Attenzione, però, ha anche degli effetti collaterali.
Quello di bruciare l’incenso è un gesto molto antico. In passato era fatto per preparare riti religiosi e molto spesso ha lo stesso utilizzo anche oggi. Alcuni utilizzano l’incenso anche per profumare la propria casa, cosa che ha indubbiamente il vantaggio di conferire un odore particolare, ma può anche portare problemi alla salute.
Partiamo col dire che non tutti gli incensi per uso domestico sono uguali. Come in tanti esempi di articoli a largo consumo ne esistono di variabili qualità e in molti casi questa è la determinante tra un prodotto sicuro e uno potenzialmente dannoso. Uno studio condotto da un’equipe cinese pubblicato sulla Environmental Chemistry Letters ha cercato di far luce su questo dilemma, cercando di capire se l’utilizzo dell’incenso è effettivamente dannoso per la salute o può essere fatto con tutta tranquillità.
Lo studio è partito da alcuni esperimenti in vitro. Nella fattispecie i ricercatori hanno deciso di confrontare gli effetti della combustione di due tipi diversi di incensi con quello del fumo di sigaretta su diverse linee cellulari. In entrambi i casi gli incensi utilizzati contenevano legno di sandalo e agar, due tra le essenze più comuni in questo tipo di prodotti. I fumi dei due incensi e del fumo di sigaretta sono stati tenuti in contatto con le linee di cellule per poi misurarne gli effetti. I risultati vedrebbero una certa pericolosità nei fumi di incenso, che sono in grado di danneggiare irrimediabilmente le cellule.
Più pericolosi del fumo di sigaretta
I test condotti durante lo studio hanno dimostrato che i fumi di incenso avrebbero effetti mutageni sul DNA delle cellule e sarebbero citotossici, ovvero in grado di danneggiare irrimediabilmente le cellule. Inoltre il 99% dei fumi di incenso osservati sono costituiti da particelle fini e ultrafini, che potrebbero quindi rappresentare un pericolo anche per la salute dei polmoni. Tra i campioni analizzati si sono potuti identificare 64 composti. Alcuni di questi sono irritanti o solo lievemente tossici, ma altri potrebbero essere direttamente nocivi.
Alcuni dei fumi di incenso analizzati avrebbero rilasciato mutageni anche più gravi del fumo di sigaretta sul DNA delle cellule. Il responsabile dello studio, il cinese Rong Zhou, ha chiarito un punto importante: “i tipi di incenso analizzati sono solo due, mentre la varietà di bastoncini sul mercato è enorme: difficile perciò trarre conclusioni, impossibile confermare che davvero il fumo degli incensi possa essere più pericoloso di quello di sigaretta“.
I limiti della ricerca
Come ammesso dallo stesso Rong Zhou, quindi, la ricerca ha bisogno di molti altri test per arrivare a una conclusione definitiva, ma sembrerebbe abbastanza per invitare a non esagerare con i fumi di incenso.
Una seconda ombra sulla ricerca condotta è inoltre proiettata dallo stesso Rong Zhou. Il ricercatore, infatti, lavora sia per l’Università della Cina del Sud sia per China Tobacco Guangdong Industrial Company, cosa che suggerirebbe un suo conflitto di interessi nel mettere in prospettiva gli effetti negativi del fumo di sigaretta.
