Per quanto un terrazzo possa essere indubbiamente di bell’aspetto, servono dei permessi particolari a cui bisogna fare fronte
Per ciò che concerne la tettoia di un terrazzo, servono ovviamente dei permessi particolari che bisogna ottenere. Deve essere posta a determinata altezza, in un determinato modo e soprattutto non deve intaccare la visuale delle case circostanti. Proprio per questo l’attenzione in tal senso deve essere ai massimi livelli. Il contenzioso è sempre dietro l’angolo, e non si può mai sapere come effettivamente andrà a finire.
La questione che viene contestata più spesso e in maniera aspra è senza dubbio l’aumento di volume dovuto proprio all’installazione della tettoia. Nonostante le varie casistiche in merito, prima di questo lieto evento nessuno era mai riuscito a venirne a capo. Per fortuna il Consiglio di Stato si è espresso, ponendo così a tacere ogni dubbio o eventuale tale. Come al solito per valutare queste situazioni in maniera lucida bisogna ricorrere a casi e sentenze.
Il proprietario di un immobile ha dato il via ai lavori di installazione di una tettoia sul terrazzo di casa sua. Una volta notificato ciò il suo Comune di residenza ha optato per la demolizione della stessa. Il motivo? Un ampliamento del volume di circa 58 metri cubi. Come detto sopra, la questione sul volume è alla base di ogni contesa. Si tratta il più delle volte di situazioni molto delicate, le quali non sono semplici da valutare così su due piedi. Certo è che le precisazioni sono sempre doverose e risolutive. Proprio come in questo caso.
Il cittadino in questione ha presentato ricorso riguardo la demolizione ordinata dal Comune. Ma come è facile intuire il ricorso è stato prontamente respinto dal Consiglio di Stato, organo che si occupa di risolvere tutte le conflittualità burocratiche tra amministrazione comunale e cittadini comuni.
Come fa una tettoia ad essere a norma?
Stando alla sentenza emessa a livello giudiziario, una tettoia per essere a norma non deve rientrare all’interno di un determinato range. La struttura in sé non deve incidere in maniera rilevante ed evidente nella sagoma del tetto. Diversamente quel superamento di soglia sarebbe visto come non a norma.
Si può risolvere dunque soltanto rimanendo nei limiti imposti, affinché non si debba rendere conto a terzi delle dimensioni e delle misure del proprio terrazzo. Potendosi così godere l’estate nel migliore dei modi, senza seccature o procedimenti dai tempi bizantini.