Con l’arrivo della pensione diversi ex lavoratori decidono di cambiare vita e di trasferirsi all’estero. Ma cosa accade in merito al pagamento dell’Imu e si può essere esclusi dal versamento?
Quando, conclusa la propria carriera lavorativa, si inizia a percepire la pensione, c’è chi prende la decisione di spostarsi all’estero. Un modo per cambiare modo di vivere scegliendo un luogo nel quale spese e tasse siano ancor meglio commisurate ai propri introiti, rendendo la qualità della vita ancor più ottimale.
Ci sono però diversi dubbi legati alle imposte da versare in Italia ed uno di essi riguarda nello specifico l’Imu. Quando è possibile non pagarlo nel caso di pensionati residenti all’estero e cosa prevede la legge a tal proposito? Cerchiamo di fare chiarezza.
Imu per pensionati residenti all’estero: chi ha diritto all’agevolazione
Anzitutto è importante effettuare la distinzione tra AIRE, ovvero Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero e pensionati all’estero in quanto sono due condizioni diverse. Nel primo caso infatti non è prevista dal 2021 agevolazione alcuna ma, sempre da quell’anno e nel caso di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, è invece possibile godere di un’interessante agevolazione se si è pensionati residenti all’estero.
Ci troviamo proprio nel campo dell’Imposta Municipale Unica per la quale è prevista, su un solo immobile non locato o dato in comodato, una interessante riduzione Imu. Nel corso dell’anno 2021 tale benefit era del 50%, salito al 62,5% nel corso del 2022. Questo significa che in quell’anno è stato pagato solo il 37,5% del dovuto. Ma cosa è cambiato per quanto riguarda il 2023?
Ebbene, premesso che anche un cittadino AIRE può beneficiare della riduzione ma solo nel caso in cui sia anche pensionato titolare di trattamento pensionistico maturato in regime di convenzione internazionale con l’Italia, l’agevolazione per l’anno 2023 è tornata al 50%. Questo sempre per una singola unità immobiliare a solo uso abitativo. Questa misura, lo ricordiamo, è stata introdotta allo scopo di favorire gli anziani che vivono in Paesi nei quali sono stati stabiliti, di concerto con l’Italia, specifici accordi fiscali.
La riduzione riguarda dunque coloro che hanno spostato in uno stato estero la loro previdenza a patto che questo paese abbia sottoscritto con l’Italia una specifica convenzione in materia previdenziale. Dunque, per rispondere al quesito iniziale, non è possibile sottrarsi totalmente dal pagamento dell’Imposta Municipale Propria ma se ne può comunque ottenere un prezioso taglio pagandone di fatto solo la metà.
La legge prevede anche, con un fondo di circa 12 milioni di euro su base annua, il ristoro ai Comuni in conseguenza delle minore entrate legate a tale agevolazione. Fondo la cui dotazione viene stabilita e ripartita mediante decreto specifico del Ministero dell’Interno.