Pensavo di arieggiare casa e invece stavo favorendo la formazione della muffa: ecco cosa ho scoperto

Quando è ora di arieggiare la casa devi fare attenzione perché potresti contribuire alla formazione della muffa senza saperlo. 

Le nonne e le mamme hanno sempre ripetuto il caro vecchio mantra sull’importanza di cambiare l’aria dentro casa per evitare di respirare quella viziata. E non avevano torto considerato che questo permette di far uscire alcune sostanze volatili tossiche prodotte a livello domestico come i gas del fornello. In più aprire le finestre aiuta a dare un ricambio di ossigeno regolare.

L’aria degli ambienti interni insomma se lasciata ristagnare può diventare più nociva di quella che si respira fuori, a dispetto dell’inquinamento. Arrivati a questo punto però rimane da chiarire un aspetto su cui molti hanno idee divergenti. Vale a dire ogni quanto e per quanto a lungo cambiare l’aria. In inverno tra l’altro viste le temperature rigide aprire le finestre è poco gradevole.

Così c’è chi spalanca tutti i vetri per quasi un’ora almeno una volta al giorno e chi apre per pochi minuti per poi sbarrare di nuovo tutto fino al giorno dopo. Considerato che tra questi due estremi ci sono diverse vie di mezzo è difficile stabilire chi abbia ragione. Al di là della necessità di respirare bene però in inverno c’è la questione dello sbalzo termico portato dall’aria esterna.

Quanto a lungo dovresti lasciare le finestre aperte

In inverno teniamo il riscaldamento acceso durante il giorno, in media attorno ai 20-22° C. Considerando che fuori la temperatura può essere inferiore anche di venti gradi cambiare l’aria provoca un grosso sbalzo termico se le finestre restano spalancate a lungo. In più se aria fredda e calda vengono a contatto e c’è molta umidità questa finisce per condensare sulle pareti.

fila di finestre aperte
Quanto a lungo dovresti lasciare le finestre aperte. – (designmag.it)

Come ben sappiamo avere umidità sulle pareti crea un ambiente favorevole alla comparsa della muffa. Di conseguenza specialmente se c’è una grossa differenza di temperatura fra l’interno e l’esterno della casa conviene lasciare aperte le finestre lo stretto indispensabile. Sono sufficienti anche cinque o sei minuti per stanza in inverno per avere di nuovo dell’aria di qualità accettabile.

Se c’è corrente d’aria si possono tranquillamente aprire le ante a ribalta, senza dover per forza spalancare i vetri. Ma per scongiurare la formazione della condensa anche il momento della giornata è importante. L’ideale è cambiare l’aria al mattino, quando l’aria esterna tende a essere più asciutta grazie al fatto che durante la notte l’umidità si deposita sul terreno.

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