Sai quali sono le caratteristiche del pavimento e per quali tipi di ambienti è adatto? È possibile addirittura posarlo in autonomia senza grosse difficoltà.
Scegliere l’arredamento migliore per la propria casa, sulla base dei propri gusti ed esigenze, anche di budget, è certamente importante. È infatti sulla base di questo che si riuscirà a comprendere quale tipo di stile si vuole dare all’ambiente e agire di conseguenza. Non si deve però trascurare il ruolo svolto dalla pavimentazione, anche questo può influire sull’effetto che si avrà modo di creare. Tanti scelgono il pavimento laminato, che si distingue per essere multistrato, con la presenza di fibre in legno, che rendono il tutto davvero suggestivo e romantico.
Si tende in genere a puntare su questo tipo perché si apprezza la possibilità di replicare in maniera più o meno fedele materiali naturali come legno, pietra e marmo. Tra i suoi punti di forza c’è la resistenza, resa possibile attraverso la pressione ad alta temperatura dei vari strati. A differenza di quanto molti potrebbero pensare, è addirittura possibile posizionarlo in autonomia proprio tenendo conto delle sue peculiarità, che lo rendono anche versatile.
Avere un pavimento laminato, caratterizzato da un rivestimento in legno, lo rende bello da vedere, ma allo stesso tempo pratico. Questa è infatti una delle differenze principali rispetto al parquet, esteticamente piuttosto simile, ma molto più delicato, specialmente se dovesse cadere un oggetto a terra.
La resistenza è certamente una delle sue caratteristiche più importanti, sia per i colpi sia per le abrasioni. Non è però impermeabile, proprio per la sua anima in legno, per questo non è per niente adatto per il bagno. Chi desidera qualcosa che possa durare nel tempo dovrebbe puntare almeno su quello che ha uno spessore di 8 millimetri, meglio ancora se di 12.
Non manca la scelta nemmeno nei colori, così da valutare quello che si adatta meglio all’ambiente che si vuole creare. Posarlo è davvero semplice, anche per i non professionisti, è però verificare prima che il pavimento esistente sia solido, pulito, asciutto e in piano. Qualora ci fossero delle irregolarità, è necessario limare la superficie prima di procedere.
È inoltre indispensabile acclimatare i pannelli per circa 48 ore nel locale in cui saranno poi posizionati, avendo cura che il luogo abbia una temperatura di circa 18 °C e un’umidità relativa compresa tra il 50% e il 70%. Dimenticarlo potrebbe poi portare il materiale a deformarsi e a usurarsi nel corso del tempo.
In genere bisognerebbe posare il pavimento laminato parallelamente alla fonte principale di luce naturale, come le finestre, così da rendere tutto più equilibrato e meno visibili le fughe. Occhio inoltre a non trascurare l’installazione di un sottopavimento isolante, preferibilmente in fibra naturale o polietilene, perfetto per ridurre la formazione di umidità e per evitare che ci sia troppo rumore quando si cammina.
Il primo deve essere posizionato con la linguetta rivolta verso il muro. Terminata la prima fila, si continua con le altre, verificando che le giunzioni siano sfalzate di circa 40 centimetri rispetto alla precedente. Le parti vicino ai muri andrebbero adattate con un martello. Si dovrebbe lasciare un piccolo spazio vuoto tra i battiscopa e il pavimento, utile a evitare problemi nei cambi di temperatura.
Per quanto riguarda la pulizia, invece, non è necessario niente di complesso, è sufficiente un panno in microfibra umido con un detergente specifico o un mocio ben strizzato, seguendo la direzione delle venature del laminato.