Vediamo i principi essenziali delle particelle catastali, le tecniche di rilevamento più avanzate e i diversi tipi di atti di aggiornamento necessari per rappresentare le variazioni territoriali in modo preciso e normativamente conforme.
In un settore così dinamico, l’aggiornamento professionale diventa indispensabile per mantenere elevata la qualità del proprio lavoro e adeguarsi alle ultime innovazioni. Acquisire i crediti formativi per geometri richiesti dall’Albo può essere l’occasione giusta per ampliare le competenze sulle moderne tecniche di rilievo planimetrico e GPS, rispondendo così alle esigenze di un ambito in continua evoluzione, sia dal punto di vista normativo che tecnico.
Le particelle catastali rappresentano l’unità minima della suddivisione territoriale nel catasto italiano. La particella catastale, come definita dall’Agenzia delle Entrate, rappresenta una porzione di terreno o un fabbricato, inclusa l’eventuale area di pertinenza, situata all’interno di un foglio catastale. Ciascuna particella è identificata da un codice univoco, generalmente numerico, che permette di catalogare il territorio per finalità fiscali e tecniche in modo da identificare correttamente ogni proprietà.
Come sai, in Italia, il sistema catastale è organizzato su due principali archivi: il Catasto Terreni e il Catasto Fabbricati.
È importante ricordare che una particella catastale del Catasto Terreni può includere uno o più edifici urbani, che vengono registrati anche nel Catasto Fabbricati. Per distinguere ciascun immobile situato all’interno della stessa particella, viene attribuito un numero di subalterno. Questo identificativo è fondamentale per garantire una gestione accurata e una consultazione agevole delle informazioni relative ai singoli fabbricati.
La tecnologia digitale permette oggi di localizzare le particelle catastali utilizzando strumenti che accostano alle immagini di Google Maps le mappe catastali, ad esempio tramite il portale Catastomappe.
Per eseguire un rilevamento accurato delle particelle catastali, oggi sono disponibili diverse tecniche avanzate, ognuna adatta a specifiche esigenze e condizioni territoriali, esaminiamole insieme.
Queste tecniche moderne consentono di personalizzare il rilevamento in base alle caratteristiche specifiche del terreno o dell’immobile, permettendo così di scegliere l’approccio più adatto per ciascun progetto. Valutare attentamente la conformazione e le particolarità dell’area da rilevare è fondamentale per garantire risultati estremamente precisi e completi.
L’aggiornamento delle particelle catastali è un’operazione essenziale ogni volta che una proprietà subisce modifiche significative, come frazionamenti, accorpamenti o cambi di destinazione d’uso. Queste variazioni devono essere registrate ufficialmente presso il Catasto, che si occuperà di aggiornare le mappe di riferimento.
Gli atti di aggiornamento catastale, necessari per rappresentare accuratamente le variazioni territoriali, possono essere diversi e comprendono:
Questi documenti sono essenziali per permettere al professionista di realizzare un aggiornamento che rispecchi fedelmente la realtà territoriale, garantendo la coerenza tra la mappa catastale e la situazione effettiva del terreno o immobile.
Abbiamo visto che la comprensione del funzionamento delle particelle catastali, dei metodi di rilevamento e dei tipi di atti di aggiornamento è essenziale per operare con precisione nel catasto. Le tecnologie moderne, dai droni al GPS, permettono di effettuare rilievi accurati e aggiornamenti catastali in modo efficiente. In questo contesto, mantenere un alto livello di competenza e aggiornarsi costantemente rappresenta un vantaggio fondamentale per tutti i professionisti del settore.