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Categories: Architettura

Parigi omaggia Christo e impacchetta l’Arco di Trionfo

1961-2021: dall’idea di Christo e Jeanne-Claude alla realizzazione sono passati 60 anni ma finalmente il loro sogno di vedere l’Arco di Trionfo impacchettato è diventato realtà. Ad un anno dalla morte dell’artista bulgaro Parigi ha deciso di omaggiarlo con l’installazione postuma progettata dai due coniugi celebri per impacchettare edifici e monumenti famosi nel mondo. A supervisionare la messa in opera del progetto sognato da Christo è stato suo nipote Vladimir Javacheff in coordinamento con il museo Pompidou e le autorità francesi.

L’Arco di Trionfo impacchettato, il sogno di Christo e Jeanne-Claude

Foto Twitter | @ArcDeTriomphe
Dal 18 settembre al 3 ottobre 2021 l’Arco di Trionfo di Parigi sarà impacchettato con 25 mila metri quadrati di polipropilene così come progettato dai coniugi Christo Javašev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon. A fermare il tessuto plastico (completamente riciclabile) colorato in argento e blu saranno tesi oltre 7 mila metri di corda. “Sarà come un oggetto vivo che si animerà nel vento e rifletterà la luce. Con le pieghe del tessuto in movimento, la sua superficie diventerà qualcosa di sensuale”, furono le parole con cui l’artista descrisse il suo progetto, due anni prima di morire.

Foto Instagram | @christojeanneclaude

È questo l’omaggio che Parigi ha voluto tributare a Christo, l’artista bulgaro morto nel maggio 2020 che fin dagli anni ’60 dello scorso secolo aveva sempre sognato di rivestire il famoso monumento parigino ma che non era mai riuscito a far diventare realtà il suo progetto. Prima di morire, però, si era fatto promettere dal nipote che avrebbe continuato a portare avanti la sua idea. Ed ora finalmente il sogno di Christo è diventato realtà.

Foto Instagram | @christojeanneclaude

L’installazione postuma ha qualcosa di unico nel suo genere, come ha dichiarato all’Associated Press lo stesso Vladimir Yavachev, nipote della coppia (Jeanne-Claude è morta nel 2009) che ha supervisionato ai lavori: “Christo ha avvolto musei, parlamenti come in Germania, ma mai un monumento come questo, di questa importanza e scala. Questa è la prima volta”. Il progetto da 14 milioni di euro è stato autofinanziato attraverso la vendita degli studi preparatori, dei disegni, dei modelli in scala e di altri lavori di Christo

L’Arco di Trionfo imballato fino al 3 ottobre

Foto Twitter | @ArcDeTriomphe

L’Arc de Triomphe, Wrapped, nome originale dell’installazione che tradotto suona Arco di Trionfo, Impacchetatto doveva vedere la luce già l’anno scorso, poi la pandemia di Covid-19 ha inevitabilmente ritardato il tutto. Ma dal 18 settembre al 3 ottobre, come desiderato da Christo e Jeanne-Claude, i visitatori potranno ammirare l’Arco di Trionfo avvolto nel polipropilene. E potranno ”vivere” l’installazione, palpare il tessuto e calpestarlo, se saliranno sulla terrazza in cima al tetto. Un po’ come accaduto sul lago d’Iseo con l’ultima opera di Christo realizzata nel 2016 in Italia, le ‘Floating Piers’ una serie di passerelle galleggianti su cui i visitatori potevano letteralmente camminare sull’acqua.

Kati Irrente

Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.

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Kati Irrente