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Inauguriamo l’inconsueto a Parigi, esplorando questo spazio che insieme al concept e alla bellezza, ingloba una vera e propria filosofia di vita; devolvere il ricavato al Madagascar e con esso dire un MERCI – Il nome di questo eclettico store – di gratitudine a tutti coloro che in passato hanno contribuito a realizzare, parte della collezione Bonpoint, la cui fondatrice Marie France Cohen ne è stata l’ideatrice per poi maturare il suo speciale Merci senza esitazioni.
Dopo aver attraversato Parigi per il mio consueto giro dei multi brand stores, mi riservo per ultima, la visita a questo spazio e che dedico come capitolo inaugurale dell’inconsueto, nella ‘Ville Lumière’.
Una vera caverna di Ali Baba con l’andazzo del loft, 1500 mq di luce e di charme avvolgenti, sparsi in diversi piani ognuno dei quali propone il suo universo.
Si gustano i sapori biologici con piatti a dir poco inconsueti e rigorosamente preparati con verdure di stagione, si possono sfogliare libri e giornali nel Used book café, passando dal fioraio, per poi godersi l’interior con i suoi mobili e oggetti che l’animano insieme alla grande fetta di abbigliamento, il tutto scandito da pezzi vintage o da bauli che ricordano i solai della nostra infanzia e dove si scovano le offerte. E per chi ama il giardinaggio; non mancano gli attrezzi o il barbecue cittadino, ma poi c’è anche la cartoleria che propone quaderni, carte e matite mai viste prima.
Nulla è scontato e tutto mi sorprende per la scrupolosa ricerca animata dallo spirito di accoglienza e gratitudine; ognuno è a casa propria e ci si perde in questa casa che ti avvolge pensando a tutti i capricci e le necessità, certamente non impellenti ma pur sempre molto invitanti.
Una vocazione filantropica quella di France Cohen, alla quale si sono aggregati grandi nomi come quello di Annick Goutal e le sue meravigliose fragranze e ancora, Stella Mc Cartney o Yves St Laurent; anche loro hanno rinunciato al loro margine commerciale per sostenere il progetto.
France Cohen avrebbe potuto benissimo offrirsi una pensione tranquilla e serena, ma ha preferito lanciarsi in questa nuova avventura il cui ‘goal’ è il solidale … Un progetto enorme e rivoluzionario al quale ha dedicato tre anni della sua vita con un ottimismo e passione che non hanno età ne stagione.
Uno spazio che fa del bello il buono e il bene. Un luogo dove ci si sente talmente a proprio agio che ci si mette persino a parlare con gli altri visitatori come fossimo stati tutti invitati a dire Merci.