In cucina il paraschizzi è sempre più diffuso. Sceglierlo però non è facile: ecco qualche consiglio per renderlo armonioso con lo stile della stanza
Quando si cucina, è facile che gli schizzi vadano a sporcare tutta la cucina, spesso fatta di piastrelle ma ultimamente anche in vetro, specchio o altri materiali innovativi. Per quanto si cerchi di non far sobbollire troppo ciò che è sul fuoco, infatti, basta una fiammata più decisa per sporcare tutto!
Per evitare di dover pulire ogni volta tutto quanto, molte persone stanno inserendo nelle loro cucine dei pannelli paraschizzi, che altro non sono che delle “barriere” mobili o fisse che vengono interposte tra il fornello e il pannello retrostante proprio nella zona della cottura dei cibi. In questo modo, solo questo pannello si sporcherà durante le fasi di preparazione dei pasti e tutta la parte retrostante rimarrà lucida.
Oggi vi diamo qualche consiglio per scegliere il paraschizzi più adatto alla vostra cucina e allo stile che avete scelto, così che non dia nell’occhio e, anzi, sia un valore aggiunto per l’intera stanza!
Come scegliere il paraschizzi perfetto
Una prima scelta per quanto riguarda il pannello paraschizzi è quella del materiale. Questa parte della cucina, infatti, dev’essere resistente ai frequenti lavaggi e alle alte temperature dei fornelli, quindi è meglio investirci qualcosa di più così da assicurarsi di non dover rifare la stessa spesa nel giro di pochi anni. Una scelta frequente è quella dell’acciaio, materiale igienico, resistente al calore e all’umidità ma, dall’altro lato, difficile da forare e da tagliare, quindi poco personalizzabile per quanto riguarda le misure. Inoltre, sull’acciaio possono restare le impronte delle mani che, per chi ama il pulito perfetto, possono essere fastidiose.
Moderno e di stile anche il vetro temprato, resistente alle alte temperature e facilissimo da pulire, semplicemente con un panno in microfibra e un detergente per i vetri. I costi possono essere elevati ma, come nel caso precedente, attenzione alle misure: il vetro non può essere tagliato. Altri, invece, scelgono il laminato, economicamente accessibile, sagomabile secondo le proprie necessità e facile da montare, con del mastice o del biadesivo di PVC.
Se si vuole ottenere un risultato d’effetto senza spendere troppo, poi, c’è anche l’alternativa del truciolare nobilitato, che misura circa 300 cm ma può essere tagliato in base alle proprie esigenze. Resistente a urti e graffi, non va bene per i piani cottura a gas ed è adatto solo a quelli ad induzione. Il suo punto forte? Può essere personalizzato come si desidera con colori, greche e disegni.