Durante il periodo delle vacanze, l’atmosfera rilassata può facilmente farci dimenticare i rischi legati all’utilizzo delle carte di pagamento.
I malintenzionati, infatti, non si prendono pause e approfittano di questo nostro abbassamento di guardia per colpire. Ecco perché è fondamentale adottare alcune precauzioni per tutelarsi da eventuali frodi.
La prima regola d’oro è mantenere sempre alta l’attenzione quando si utilizzano le carte di pagamento o si effettuano prelievi agli sportelli automatici. Che sia in una località turistica o nella propria città, attivare i servizi di notifica della propria banca (via sms, email o app) diventa un prezioso alleato per tenere sotto controllo ogni transazione effettuata con la propria carta o sul proprio conto corrente.
Cosa fare in presenza di pagamenti anomali
Ma cosa accade se ci si imbatte in un pagamento anomalo? Se dopo aver verificato l’estratto conto emergono operazioni sospette o se riceviamo un alert per una transazione che non abbiamo autorizzato, è importante agire prontamente. In caso di addebiti errati dovuti a errori del venditore, il primo passo è rivolgersi direttamente a quest’ultimo per chiedere il rimborso. Se invece l’operazione risulta non autorizzata e quindi fraudolenta, bisogna immediatamente contattare la propria banca per avviare la procedura di disconoscimento dell’operazione.
Il blocco tempestivo della carta o del conto rappresenta il primo intervento cruciale per prevenire ulteriori addebiti fraudolenti. Memorizzare il numero verde della propria banca permette di agire rapidamente in questi casi. Successivamente, è necessario presentare denuncia alle forze dell’ordine e fornire alla banca copia della denuncia stessa insieme alla richiesta formale di disconoscimento delle operazioni non autorizzate.
Per avviare la procedura di disconoscimento è essenziale raccogliere tutta la documentazione relativa all’accaduto: estratti conto che evidenziano le operazioni sospette, fotocopie della carta (fronte/retro), ricevute o fatture relative agli acquisti contestati e qualsiasi altra prova utile a supportare la propria segnalazione.
La normativa vigente stabilisce che il titolare della carta ha 13 mesi dalla data dell’addebito non autorizzato per richiederne la rettifica alla sua banca. È tuttavia consigliabile agire senza indugi al fine di aumentare le possibilità che l’operazione venga rettificata con successo ed ottenere così il rimborso delle somme indebitamente sottratte.
Una volta inviata la richiesta alla banca, questa procederà con le necessarie verifiche prima di fornire un riscontro definitivo al cliente. È importante ricordarsi che molte informazioni utili sulla sicurezza dei pagamenti e sulla procedura da seguire possono essere trovate direttamente sui siti delle principali banche italiane.