Dopo mesi difficili per i tassi variabili dei mutui finalmente c’è la svolta, previsto un abbassamento notevole entro dicembre.
Gli ultimi anni sono stati molto difficili per chi aveva un mutuo da pagare, in particolare per quanti con mutuo a tasso variabile si sono ritrovati con aumenti ingenti sul mensile. Una stangata vera e propria che ha portato la corsa ai ripari con rimodulazione del tasso, cambio di banca, bonus e benefici fiscali per arginare la questione.
Ora si intravede una migliore stabilità che gioverà non solo quanti hanno già un mutuo in atto ma anche chi vuole comprare e sta aspettando il momento migliore per poterlo fare.
Mutuo a tasso variabile, scenderanno moltissimo nei prossimi mesi
La BCE ha finalmente annunciato una stagione di cambiamenti, una cosa che tutti i cittadini ormai stavano aspettando. A partire da giugno ci sarà un taglio dei tassi di 25 punti, si tratta di un cambiamento notevole e addirittura la situazione continuerà a migliorare almeno fino alla fine di dicembre 2024. L’anno si chiuderà intorno a quota 100 punti, a patto che l’inflazione lo consenta.
Queste sono previsioni di mercato ma non è detto che vi siano sempre le condizioni economiche per poterlo fare. La BCE per l’ennesima volta ha lasciato i tassi invariati nelle ultime decisioni, quindi al momento la situazione sui rifinanziamenti è al 4.50% mentre per i depositi al 4% e sui prestiti al 4.75%.
“Se le cose continuano a muoversi nella stessa direzione delle ultime settimane, la Bce allenterà la posizione di politica monetaria restrittiva a giugno” ha dichiarato Luis de Guindos, vicepresidente quindi la situazione lascia ben sperare per tutti. I mercati si aspettano questa prima variazione, secondo Altimari, di 25 punti, cosa che avrà un effetto immediato per tutti.
Al momento prosegue comunque la corsa verso opzioni differenti come la surroga del mutuo, un sistema sicuramente molto valido che però non ha alcun senso per chi deve sottoscrivere ora un mutuo ma solo per quanti lo hanno già in atto e pensano di voler cambiare le modalità. Oggettivamente la questione potrebbe essere alquanto delicata perché secondo gli analisti, nonostante il balzo e tutto quanto accaduto, sul lungo termine a risparmiare saranno comunque coloro che hanno un tasso variabile.
L’errore forse maggiore degli ultimi tempi è stato valutare la condizione economica di quel momento quindi giustamente il balzo improvviso del pagamento mensile senza però fare una stima a lungo termine. Dopotutto il mutuo non dura pochi anni ma solitamente oscilla tra i venti e i trenta e il conteggio va fatto solo su questo termine, solo così si può capire se conviene o meno. Secondo i tassi che sono stati riportati la situazione dovrebbe rientrare a stretto giro di circa 50 euro mensili per poi migliorare ulteriormente. Le stime comunque parlano di un risparmio medio annuo di 600 euro, quindi una buona fetta.