Cosa prescrive il galateo per il cenone di Capodanno: ecco come comportarsi con gli ospiti senza fare brutte figure.
I due grandi momenti conviviali in questo periodo finale dell’anno sono – lo sappiamo molto bene – il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. Il galateo però non è lo stesso per le due occasioni. O meglio, non è altrettanto rigido. A Natale, festa legata alla tradizione e alla famiglia, ci sono regole più stringenti.
Diverso è il caso del Capodanno, una circostanza da sempre caratterizzata da atmosfere più festaiole, meno formali, da trascorrere anche in compagnia degli amici (con i quali i ruoli tendono a svanire: fortunatamente gli amici ci stimano per quel che siamo, non per quel che facciamo nella vita). A Capodanno insomma ci si diverte e si brinda.
Questo non significa che il galateo sia “abolito” a Capodanno, spiega a La Cucina Italiana Shubha Marta Rabolli, docente e vicepresidente dell’Accademia Italiana di Galateo. In generale, fa presente l’esperta, la regola d’oro del galateo di Capodanno consiste nell’unire il formalismo estetico all’informalità per tutto il resto, a cominciare dalle conversazioni.
Galateo per il cenone di Capodanno: come non sbagliare con gli ospiti
I dettagli, quando si tratta di galateo, sono tutto (o quasi). Anche a Capodanno. Bando dunque agli inviti via chat, più adatti a qualche pizza con gli amici. L’invito su carta invece sa troppo di cena formale. Un buon compromesso è una semplice telefonata per spiegare agli invitati come si svolgerà la serata (se più o meno formale).
Non dimentichiamo di chiedere agli invitati se soffrono di intolleranze alimentari o hanno qualche abitudine particolare in cucina. Specifichiamo anche se al cenone sono invitati soltanto gli adulti o anche i bambini. Quanto al vestiario da indossare, non vanno bene né abbigliamenti troppo informali (tipo tuta o jeans per intenderci) né le paillettes. Anche questo dettaglio andrà specificato al momento dell’invito.
C’è poi il capitolo dell’accoglienza: gli ospiti andrebbero sempre accolti con un aperitivo, meglio se in una sala diversa da quella del cenone. È buona cosa anche pensare a come intrattenere gli invitati in attesa della mezzanotte, magari con della musica soft, con giochi di carte e di società. Grande attenzione dovremo prestare poi alla tavola e alla mise en place.
Ottima l’idea di apparecchiare tavola con la classica tovaglia con tovaglioli bianchi, ma spazio alle decorazioni dorate e con simboli della tradizione (come candele e melagrana), senza però impacciare troppo. I segnaposto vanno bene solo se gli ospiti sono tanti. Col menù ci si può sbizzarrire decisamente di più rispetto a Natale, con piatti diversi dal solito (con l’eccezione di lenticchie e cotechino, grande classico che non può mancare nel cenone di Capodanno).
Meglio non dare troppe regole ai festeggiamenti di mezzanotte, una delle rare occasioni in cui stappare con il botto non fa scadere nell’eleganza. Dopo aver stappato la bottiglia alziamo pure i calici per brindare. Attenzione, però: «Sappiate però che anche in occasioni come questa il “cin cin” è decisamente ineducato», avverte l’esperta.