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L’arte, che un tempo era qualcosa compresa e seguita da pochi, ormai è diventata alla portata di tutti. Lo dimostra il fatto che sia sempre più richiesta la presenza di opere d’arte nelle nostre case come veri e propri complementi d’arredo capaci di abbellire e arricchire gli spazi.
Questa moda è risultata sempre più insistente soprattutto in periodo di pandemia, quando il bisogno di percepire la casa come lo specchio della propria personalità ha portato molti ad abbellirla come mai era stato prima, soprattutto per evitare che lo smart working rendesse l’ambiente troppo impersonale.
In quest’ottica non stupisce scoprire come l’arte sia entrata a far parte della quotidianità, diventando il mezzo attraverso il quale i proprietari di casa riescono a comunicare il loro modo di essere e il loro stato d’animo.
L’arte, oltre ad essere qualcosa che arreda, è capace di suscitare delle sensazioni che contribuiscono al benessere psicofisico dell’individuo che la osserva. Arredare un’abitazione con le opere d’arte, infatti, non si limita, secondo gli esperti, alla semplice bellezza estetica, ma è una scelta che ha a che fare coi sentimenti più intimi prima ancora che con il gusto.
L’opera d’arte deve far sentire chi la sceglie veramente meglio, sebbene sia sempre opportuno seguire un filo logico, optando per opere d’arte che ben si sposano con l’abitazione in cui si dovranno inserire.
Alla luce della crescente tendenza a usare l’arte come complemento d’arredo, sono state formulate dagli esperti del settore delle regole generali a cui far riferimento per non incappare in errori. Nello specifico, in un contesto classico, dai toni neutri, l’opera d’arte più adatta è il quadro, preferibilmente che ritrae un paesaggio o un elemento naturale.
Per lo stile moderno, invece, la fantasia è un po’ più libera, perché ogni oggetto può essere quello giusto per attirare l’attenzione e diventare il protagonista della scena.