La Camera dei deputati ha introdotto importanti novità nel processo di conversione in legge del decreto “Salva Casa”.
il nuovo pacchetto di emendamenti al decreto “Salva Casa” introduce significative novità nel settore dell’edilizia residenziale italiana, con l’intento dichiarato di semplificare alcune procedure burocratiche e favorire interventi migliorativi sul patrimonio immobiliare esistente, pur mantenendo un controllo efficace sugli standard urbanistici e architettonici della penisola.
Con particolare attenzione alle normative riguardanti gli abusi edilizi nei condomini e l’edilizia libera. Tra le modifiche più significative, spicca l’inclusione delle pergole bioclimatiche nell’elenco delle opere realizzabili senza permessi o comunicazioni, una mossa che semplifica notevolmente la procedura per la loro installazione.
Riqualificazione condominiale nonostante gli abusi
Una delle novità più rilevanti introdotte dal decreto riguarda la possibilità di effettuare lavori di riqualificazione all’interno dei condomini anche in presenza di abusi edilizi. Questo significa che un singolo appartamento può essere oggetto di interventi migliorativi indipendentemente dalla situazione legale delle parti comuni dell’edificio, facilitando così le operazioni di ristrutturazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente.
Il decreto prevede anche un allungamento dei tempi concessi per la rimozione degli abusi edilizi, passando da tre a otto mesi. Questa estensione del termine è subordinata alla presentazione da parte del Comune di un atto motivato che tenga conto delle esigenze sanitarie o socio-economiche dei residenti. Tale modifica rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore flessibilità nella gestione delle problematiche legate agli abusi edilizi.
Le pergole bioclimatiche rappresentano una soluzione innovativa per proteggere le abitazioni dagli agenti climatici esterni senza alterare significativamente l’impatto visivo dell’edificio. Grazie agli emendamenti approvati dalla Camera, queste strutture possono ora essere installate senza necessità di permessi o comunicazioni, purché non determinino la creazione di nuovi spazi chiusi permanentemente e siano considerate come prolungamenti dell’abitazione esistente.
Un altro aspetto interessante riguarda le vetrate panoramiche amovibili (Vepa), già inserite tra le opere realizzabili in edilizia libera dal decreto Salva Casa. Tuttavia, è stato precisato che i porticati sui quali insista un diritto d’uso pubblico o che accedano a uno spazio pubblico restano esclusi dall’elenco delle opere liberamente realizzabili senza permessi specifici. Questo chiarimento mira a evitare possibili interpretazioni errate della normativa vigente e a garantire il rispetto dello spazio pubblico urbano.