La nuova disciplina delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa allunga i termini per godere del bonus.
Il bonus per l’acquisto della prima casa è un insieme di agevolazioni fiscali tese a facilitare l’acquisto di un’abitazione principale. L’aspetto più importante riguarda la riduzione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali. Per gli acquisti da privati o da aziende in esenzione IVA, l’imposta di registro è ridotta dal 9% al 2%, mentre le imposte ipotecarie e catastale sono fissate a 50 euro ciascuna.
Chi acquista da un privato o da un’azienda in esenzione IVA paga dunque un’imposta di registro del 2%, invece del 9%. Invece, se l’acquisto è da un’impresa soggetta a IVA, l’imposta sul valore aggiunto è del 4% invece del 10%, con le imposte di registro, catastale e ipotecaria fissate a 200 euro ciascuna. In ogni caso l’imposta di registro non può essere inferiore a 1.000 euro
C’è però una novità molto importante introdotta con l’ultima legge di bilancio: il Governo ha inteso estendere i termini per un’azione fondamentale collegata al bonus prima casa. In pratica, è stato raddoppiato il termine per vendere l’immobile. Ora si hanno due anni, invece di uno, per vendere la casa già posseduta e non perdere i benefici fiscali.
Inoltre, viene introdotta la retroattività (in alcune situazioni specifiche). Quindi la norma trova applicazione anche per gli atti firmati dal 2 gennaio 2024. Le condizioni essenziali per poter godere del bonus prima casa non cambiano rispetto allo scorso anno… In questo senso, l’acquirente non deve possedere altre proprietà abitative in Italia, né direttamente né tramite comunione legale con il coniuge.
Bonus prima casa, dal primo gennaio 2025 raddoppiano i termini per non perdere le agevolazioni fiscali
Con due anni a disposizione, le famiglie hanno ora più tempo per trovare una nuova abitazione che soddisfi le loro esigenze senza la pressione di dover vendere rapidamente l’attuale proprietà. Allo stesso tempo possono godere anche di migliori opportunità di vendita, senza essere vincolate a scadenze troppo stringenti…
Per poter godere delle agevolazioni legate all’acquisto della prima casa, la nuova disciplina permette di considerare termini estesi per vendere l’immobile già di proprietà su cui si è beneficiato del bonus prima casa. E, in alcuni casi, la norma trova applicazione retroattivamente.
Nella nuova formulazione contenuta nel comma 116 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2025 il termine per sfruttare il bonus viene raddoppiato. Di conseguenza, per non perdere le agevolazioni, l’acquirente ha tempo per alienare l’altro immobile fino a due anni. Tutto ciò al fine di incentivare il mercato immobiliare e di agevolare il cambio della prima abitazione.
Le nuove norme trovano applicazione a partire dal primo gennaio 2025 e si applicano comunque anche agli atti stipulati in un arco temporale di un anno. Ecco perché tutti coloro che hanno sottoscritto sottoscritti dal 2 gennaio 2024 possono sfruttare la novità.