Restaurare le persiane in legno senza necessariamente cambiarle è possibile: ecco come fare, l’operazione è semplice e permette di risparmiare.
Negli ultimi tempi nelle abitazioni più moderne si preferisce installare le tapparelle, ma sono ancora in tanti a preferire le persiane in legno, soluzione presente anche in case che hanno ormai diversi anni alle spalle e scelta in genere perché conferisce un aspetto elegante all’edificio. In casi simili è possibile scegliere il tipo di legno che si preferisce, che può avere inevitabilmente colori diversi, con l’idea di avere una struttura che dà anche una sensazione di calore, non a caso è tipica spesso anche delle baite in montagna.
A differenza di alluminio e PVC, però, questo genere di materiale risulta essere più delicato e può alla lunga usurarsi, soprattutto a causa del maltempo. Non si può quindi prescindere da un’attenta manutenzione, che dovrebbe essere eseguita in modo scrupoloso, in genere almeno ogni 4-5 anni.
Fortunatamente non si tratta di un’operazione complessa e che può essere svolta anche da un non professionista, ma è bene essere scrupolosi se si vuole che il lavoro venga eseguito nel modo migliore. Questo consente comunque di evitare che le componenti debbano essere sostituite del tutto, con un evidente dispendio di soldi.
Reperire la materia prima necessaria per realizzare le persiane in legno è relativamente semplice, oltre a essere una scelta ecologica, aspetto che non fa certamente male in un periodo come questo, dove la sostenibilità finisce per essere importante in ogni ambito. In genere tanti le scelgono per l’isolamento acustico e termico che sono in grado di garantire, grazie alla capacità di evitare dispersioni di calore.
Lavorarle è comunque piuttosto semplice, anche per chi non ha grande esperienza, è infatti possibile utilizzare anche vernici trasparenti, così da non generare alcun cambiamento rispetto alla versione originaria. Chi si rende conto dei primi segni di usura potrebbe comunque essere tentato di sostituirle, per questo potrebbe essere preoccupato all’idea dei costi che questo può comportare, fortunatamente non è necessario farlo, a meno che la situazione non sia grave. Come è facile immaginare, il primo passo da compiere consiste nello smontaggio della finestra, così da agire in maniera piuttosto semplice, oltre a rimuovere le parti metalliche, come cerniere, maniglie e altri componenti non in legno.
È necessario quindi rimuovere il vecchio strato di pittura, attraverso la tela abrasiva o la carta vetrata, ma esistono anche prodotti ad hoc in commercio. Nel momento in cui si noterà che l’infisso è tornato al suo aspetto originario, è possibile mettere uno strato di cementite.
Si tratta di un composto di ferro e carbonio, che fa da base tra il legno e la vernice, che consente poi alla tempera di essere più resistente. Uno degli aspetti negativi che possono esserci quando si scelgono persiane in legno è dato infatti dalla capacità del materiale di assorbire la vernice, diminuendone la durata, situazione che può però essere evitata attraverso questa semplice procedura.
A questo punto si deve applicare l’impregnante a cera, idrorepellente e resistente ai raggi UV, da posizionare seguendo le venature del legno. Questa sostanza riesce a penetrare in profondità ed è perfetta per isolare il materiale dall’interno, così da proteggere la struttura e renderla impermeabile. Non si dovrebbe mai dimenticare di farlo, si riesce in questo modo a rendere le persiane più resistenti in caso di forte maltempo.
Ci sono poi altri accorgimenti da mettere in atto prima di stendere la vernice. Innanzitutto si dovrebbe controllare l’eventuale presenza di increspature, se ci fossero vanno chiuse con lo stucco, oltre alla ruggine, che andrebbe eliminata con il minio. Fatto questo, si termina con almeno due mani di vernice, per poi concludere con il montaggio.