Non chiamare il tecnico se i termosifoni non scaldano bene: controlla la caldaia, ti dico cosa fare

I termosifoni non scaldano bene? Prima di chiamare il tecnico controlla la caldaia in questo modo.

Il freddo ha cominciato a farsi sentire e anche in casa è diventato necessario accendere i termosifoni per avere un po’ di caldo. Proprio in questo periodo, quando servono, i termosifoni potrebbero “fare i capricci” e non riscaldarsi alla loro massima potenza.

Quindi inevitabilmente in casa non si avverte quel bel caldo che dovrebbe esserci. Ovviamente questo problema causa non poche preoccupazioni perché immediatamente si pensa a chiamare un tecnico (e il suo intervento potrebbe essere anche molto costoso, soprattutto se c’è bisogno di sostituire o riparare la caldaia).

Per fortuna, prima di allarmarsi, quando i termosifoni non scaldano bene, si può controllare la caldaia in autonomia, senza chiamare ancora il tecnico.

Come controllare la caldaia quando i termosifoni non scaldano bene

Se i termosifoni non scaldano bene, il problema potrebbe riguardare la pressione della caldaia. Questa componente così importante ha infatti bisogno di manutenzione e controlli da effettuare con regolarità. 

Uomo controlla caldaia
Come controllare la caldaia quando i termosifoni non scaldano bene – designmag.it

La prima cosa da fare sarebbe quella di controllare il manometro, che è un quadrante che permette di misurare la pressione. Questa dovrebbe stare fra 1,5 e 2 bar quando si accendono i termosifoni (1/1,5 con l’impianto a freddo). Durante il periodo invernale sarebbe ideale controllare la pressione della caldaia almeno una volta al mese per capire se ci sono o meno fluttuazioni e se queste potrebbero creare dei guasti.

Poi bisogna considerare altri problemi che portano ad una pressione troppo bassa. Per esempio un eccesso di aria (che è risolvibile facendo sfiatare i termosifoni) o una perdita di acqua dei termosifoni. Questa fa bloccare la caldaia, i termosifoni non si scaldano e il sistema di riscaldamento non funziona. 

Per far aumentare la pressione, basta aprire il rubinetto dell’acqua posizionato in genere sul fondo della caldaia. Questo dovrebbe far risalire la pressione, altrimenti si dovrà intervenire sulla chiave dell’acqua che dovrebbe trovarsi a monte dell’impianto all’ingresso dei cavi del muro.

Se invece c’è una pressione troppo alta, al contrario c’è un eccesso di aria o di acqua. Fra le cause più comuni c’è l’aver lasciato aperte le valvole di riempimento oppure aver aggiunto troppa acqua per cercare di far alzare la pressione. Anche in questo caso la caldaia va in blocco, l’impianto di riscaldamento si spegne e la pressione sale a 3 bar o oltre.

Per diminuire la pressione, basterà aprire e far sfiatare le valvole dei termosifoni. Ci si accorge che un termosifone è pieno di aria se la parte in superficie resta fredda dopo aver acceso la caldaia. Se invece il problema è dovuto ad un eccesso di acqua, basterà aprire la valvola di sfogo posizionata sul fondo della caldaia. 

Se non si è in grado di controllare tutti questi aspetti da soli, chiamare il tecnico è sempre un’ottima soluzione. 

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