[galleria id=”1271″]Nodus, un nome evocativo per una collezione di tappeti straordinari immaginati da grandi designer e fatti realizzare dall’azienda Il Piccolo in 6 paesi diversi con procedimenti rigorosamente artigianali. Con la collezione Nodus il design contemporaneo incontra la grande tradizione dei tappeti annodati a mano. D’altra parte questa piccola azienda italiana nasce proprio nel segno dell’artigianalità e definisce Nodus come un progetto culturale per il quale ha coinvolto sei paesi: Cina, Turchia, Nepal, Pakistan, India e Turkmenistan.
Ogni tappeto diventa un pezzo unico poichè dalla preparazione del cartone alla realizzazione finale tutto avviene manualmente e nessuno è uguale all’altro. Oltre al pregio della realizzazione, il punto di forza di questa collezione esclusiva sta nell’interpretazione emotiva che ogni designer ha dato al proprio tappeto.
Ad esempio Bartoli Design ha creato Rosetum, un tappeto in lana himalayana completamente annodato a mano e ispirato al valore simbolico della rosa, Bagdad di Matteo Thun e Antonio Rodriguez recupera la lavorazione a telaio per dare vita a un gioco di colori accesi e motivi floreali, Italo Rota reinventa in Babà la tradizione mediorientale con segno contemporaneo. Francesco Lucchese in Portogallo ha tradotto l’eleganza delle tipiche ceramiche “azulejos” in una tessitura morbida nei toni del bianco e del blu, Massimo Gardone ha creato Dark Flowers in seta e lana, un suggestivo giardino di fiori oscuri.
Selezionando i laboratori migliori nei vari paesi l’azienda ha tenuto in considerazione anche il lato etico della produzione per cui ogni tappeto ha la garanzia di RugMark, una fondazione nata per tutelare i diritti umani nella produzione dei tappeti che si batte contro lo sfruttamento minorile e ispeziona di frequente le manifatture per controllare le condizioni di lavoro e il compenso equo.