Niente condizionatori o ventilatori: è questa la soluzione ecosostenibile e a lunga durata che ti fa risparmiare

Non serve utilizzare condizionatori o ventilatori per rinfrescare casa. Il raffreddamento evaporativo è una soluzione ecosostenibile.

Si parla spesso di ventilatori, climatizzatori o condizionatori, ma non molti conoscono il raffreddamento evaporativo (anche conosciuto come raffrescamento adiabatico). L’estate porta con sé diversi problemi legati al caldo, spesso eccessivo soprattutto nelle città che mancano di verde, piene di cemento e costruzioni. Questa tecnica di raffreddamento può essere utile.

Si tratta di una metodologia che utilizza l’evaporazione dell’acqua, per riuscire ad abbassare la temperatura dell’aria. Scopriamo di più in merito.

Raffreddamento evaporativo per rinfrescare casa: come funziona

Il raffreddamento evaporativo è un metodo ecosostenibile, che può essere utilizzato sia in casa che a livello industriale. Come detto, si tratta di un metodo che utilizza l’evaporazione dell’acqua: quest’ultima, passando dallo stato liquido a quello gassoso, rinfresca l’aria circostante in quanto assorbe il calore presente. Il sistema di raffreddamento evaporativo, generalmente, funziona con un ventilatore che fa passare l’aria calda esterna attraverso delle “piastre” che vengono continuamente inumidite attraverso una pompa ad acqua.

Rinfrescare la casa
Per risparmiare, è possibile evitare di ricorrere a climatizzatori o condizionatori per combattere il caldo – designmag.it

Questa metodologia, solitamente, consente all’aria circostante di abbassarsi di circa 10-15 °C. C’è, però, una pecca: utilizzando l’acqua, vi è un notevole aumento di umidità nell’aria. Si tratta, comunque, di una tecnica adatta sicuramente a uffici e industrie, ma anche alle case quando non c’è una valida alternativa. Naturalmente, l’effetto non sarà come quello di un climatizzatore o condizionatore.

Questo tipo di raffreddamento ha alcuni vantaggi che possono essere considerati. La qualità dell’aria migliora, perché viene filtrata e rinfrescata. Per quanto riguarda l’efficienza energetica, viene utilizzato circa il dieci per cento dell’energia che viene, generalmente, usata. Si tratta di una tecnica anche ecosostenibile, in quanto non prevede l’utilizzo di refrigeranti chimici che sono dannosi per l’ambiente. Il raffrescamento evaporativo non nasce, ad ogni modo, recentemente, ma è una tecnica che ha origini antiche.

Non tutti, infatti, sanno che già nell’Antico Egitto, gli Egiziani usavano delle stuoie di papiro bagnate, che venivano appese alle porte e alle finestre proprio per permettere all’aria calda che entrava di raffreddarsi in qualche modo grazie all’evaporazione dell’acqua. Non soltanto gli Egiziani comunque, perché anche attorno al 2500 a.C., in Mesopotamia, si faceva ricorso a una tecnica simile: veniva fatta scorrere dell’acqua nei cortili o su altre superfici per cercare di ottenere un effetto di raffreddamento. È chiaro, quindi, come già in passato fossero chiari i vantaggi dell’evaporazione dell’acqua per cercare di migliorare la vita nelle zone calde.

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