[galleria id=”3643″]Lo studio nipponico Nendo ha debuttato quest’ anno nella scuderia del marchio del lightning italiano Foscarini. Così ha disegnato un ciondolo di luce dalle linee molto semplici e di carattere. Prendendo la sua forma e il suo nome da “Maki”, la parola giapponese che indica qualcosa che è stato implementato, Nendo ha ricavato il diffusore dalla laminazione di due fogli di acciaio che si avvinghiano l’uno con l’altro. Una luce morbida fuoriesce dalle fessure tra i due fogli e integra quella più forte che emette dalla bocca aperta.
Si tratta di una new entry prestigiosa per la collezione 2011: la forma a cono riporta alla gestualità tradizionale giapponese di arrotolare la carta, un lavoro sui concetti di gestualità e funzione che si accomuna a quello di Jean Marie Massaud con Solar che integra alla base luminosa un piano come tavolino da appoggio.
Nendo in giapponese significa creta, materiale che per antonomasia è insieme concreto e versatile. Dal 2002, è il nome di uno studio di designer nipponici che, fondato da Oki Sato, si occupa di progetti di architettura, arredo d’interni e anche grafica.
Si tratta di un team che unisce creatività eclettica a genialità senza tralasciare mai l’aspetto funzionale del progetto, spaziando dal campo culinario a quello dell’arredo più classico.
Degno di nota il loro programma 1% secondo il quale ogni oggetto viene realizzato in soli 100 esemplari per dare la possibilità al cliente di possedere una percentuale significativa del progetto senza le pretese del pezzo unico.
Nendo ha collaborato col design Made in Italy di Cappellini, è De Padova, Oluce e Guzzini.