Mutuo misto: solo così si possono detrarre gli interessi, i documenti da produrre

Ecco che cosa occorre per detrarre gli interessi relativi ad un mutuo misto e quali sono le principali peculiarità di questa agevolazione.

Allo stato attuale delle cose, per come si sta andando a conformare la società in termini economici, è inimmaginabile acquistare una casa senza ricorrere ad un mutuo. Senza, cioè, passare per una banca. A meno che, ovviamente, non si abbia la disponibilità economica tale per cui si può procedere in totale autonomia. Come è noto, però, entro determinati limiti è possibile ottenere una detrazione degli interessi per l’acquisto della prima casa.

Il discorso, però, si fa leggermente più complicato a proposito del mutuo misto. Vale a dire quello che viene acceso per coprire sì le spese necessarie all’acquisto della casa, ma anche quelle per la ristrutturazione. Si tratta di una situazione molto particolare, ma non così rara. La banca riconosce una cifra onnicomprensiva, che va a finanziare anche le spese necessarie ai lavori da svolgere nella casa. Mentre le detrazioni riguardano solo ed esclusivamente l’acquisto della prima casa. Andiamo a vedere che cosa si può fare dunque in questi casi.

Mutuo misto: come fare per le detrazioni

Nel momento in cui nel contratto del mutuo è specificato qual è l’importo riconosciuto per l’acquisizione dell’immobile e quale invece è per i lavori da effettuare, allora non c’è nessun dubbio. Le detrazioni riguarderebbero solo gli interessi pagati per quella fetta di mutuo. Il discorso cambia nel momento in cui nel contratto per il mutuo manca questa specifica informazione. Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, in questi casi bastano il contratto di compravendita o anche comunicazioni della banca per ottenere lo stesso effetto e vedersi riconosciute le detrazioni.

Detrazioni fiscali mutuo misto come ottenerle
Mutuo misto, come ottenere le detrazioni: info e dettagli (Designmag.it)

Una valida alternativa a questo discorso è quella di produrre una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Questo strumento, come previsto, dall’articolo 47 del DPR n. 445/2000, ci permette di stabilire in maniera ufficiale quale fetta di mutuo è stata usata per i lavori e quale per la compravendita dell’immobile. Presta bene attenzione, però, alle informazioni che vai ad inserire in questo documento. Nel caso in cui ci dovessero essere informazioni non veritiere, la responsabilità sarebbe solo ed esclusivamente del contribuente.

Oltre al vincolo della residenza nella casa che si va ad acquistare, ce ne sono altri da contemplare. Come il fatto che il mutuo sia strettamente legato all’acquisto dell’immobile. Vale a dire che a partire dal riconoscimento del mutuo, bisogna provvedere ad acquistare casa in un tempo ragionevole, solitamente fissato entro un anno. Il massimo importo che si può ottenere come detrazione è pari a 4.000 euro. Ecco altre info utili sulle detrazioni fiscali per il mutuo.

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