Il mutuo oggi è diventato più caro che mai, anche a causa dei rialzi dei tassi e molti potrebbero non avere la disponibilità sul conto.
Chi ha in essere un finanziamento o un mutuo sa che le rate, mensili o semestrali che siano, vanno onorate. Di questi tempi, però, può capitare di non avere denaro a sufficienza. È lecito dunque chiedersi come può agire la banca, quali possono essere le conseguenze e anche capire come fare a risolvere la difficoltà.
Purtroppo, a meno che non siano stati stipulati accordi specifici con l’istituto bancario, chi non paga entro la data stabilita va incontro a diventare un debitore in mora. Lo stesso, d’altronde, succede anche quando un inquilino non paga anche solo una mensilità, o se la paga in ritardo.
La mora di chi doveva pagare la rata, fa anche scattare i cosiddetti interessi di mora, la cui misura varia in base a ciò che è scritto nel contratto. In genere gli interessi di mora sono anche molto alti, e questo è bene saperlo. Inoltre spesso ci sono delle penalità da pagare in caso di ritardo nel pagamento. Ma oltre a ciò, il debitore va incontro anche ad altre situazioni.
Non hai i soldi sul conto per pagare il mutuo? Ecco cosa succede
Oltre alle penalità e interessi accennati poco sopra, chi non paga una rata viene segnalato al CAI, la Centrale Rischi Interbancaria; si tratta di un pessimo registro perché vi sono i nomi dei cosiddetti “cattivi pagatori”.
Trovarsi in questa lista significa avere molti problemi per attivare un finanziamento, anche di piccola entità, anche – ad esempio – per acquistare un televisore a rate. Bisogna ricordare però che il cliente della banca ha anche dei diritti.
Infatti la segnalazione al CAI non avviene automaticamente, ma la banca invia innanzitutto una comunicazione al debitore. Poi c’è da dire che non sempre viene avviata una procedura del genere. Infatti se una sola rata del mutuo non viene pagata per motivi “comprensibili”, la banca può “chiudere un occhio”.
- Naturalmente il debitore deve rivolgersi al suo istituto di credito e dimostrare – ad esempio – che il datore di lavoro ha ritardato a fare la busta paga, o se c’è stata una spesa imprevista che ha messo in momentanea difficoltà.
In sintesi, la banca segnala al CAI quando ha in mano prove concrete del fatto che il debitore non sarà più in grado di onorare il debito correttamente.
Se la situazione dunque piuttosto grave, la banca procederà ai tentativi di recuperare il credito. Sicuramente manderà una diffida al debitore e se questi non risponde interverrà l’avvocato della banca o un’agenzia privata di recupero crediti.
Se il numero di rate non pagate arriva a più di 7, la banca può pretendere il pagamento completo del credito rimanente, in un’unica soluzione, e può anche arrivare a far vendere la casa oggetto di mutuo.