Se la rata del mutuo o dell’affitto pesa troppo sui tuoi bilanci mensili, scopri il bonus che potrebbe cambiarti la vita: finalmente è realtà.
Oggi come oggi, una delle spese più importanti e impattanti a livello famigliare ma anche personale è quella del mutuo o dell’affitto. Se nel secondo caso, fortunatamente, la cifra pattuita solitamente non cambia nel tempo, nel primo invece i continui sbalzi relativi ai tassi di interesse causano spese non indifferenti, soprattutto per chi ha mutui a tasso variabile. Oggi, però, c’è un modo per alleggerirsi anche questa uscita economica.
Il bonus di cui vi parliamo oggi rientra all’interno dei benefit pensati per i dipendenti aziendali, settore nel quale oggi sono state introdotte nuove agevolazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di misure attraverso le quali il datore di lavoro sostiene i propri dipendenti, anche economicamente. Oggi parliamo dei bonus relativi al mutuo e all’affitto: scoprili subito e, soprattutto, verifica che non possa beneficiarne anche tu stesso!
Bonus mutuo e affitto: interessi coperti dall’azienda
Una delle novità in merito ai benefit aziendali riguarda proprio il mutuo e l’affitto. Grazie alle nuove agevolazioni previste dall’Agenzia delle Entrate, i datori di lavoro potranno coprire una parte di queste spese, per esempio quella relativa agli interessi.
Questi benefici, inoltre, sono completamente esentasse fino a 1000 euro per i lavoratori senza figli a carico e fino a 2000 euro per chi invece ha figli a carico. Oltre agli interessi sul mutuo e sull’affitto, inoltre, i datori di lavoro possono coprire anche le bollette del gas o dell’energia elettrica, sempre nel rispetto dei limiti.
Nel caso in cui si superino questi limiti, però, allora verranno applicate le tasse non solo sulla parte che eccede, ma sull’intera somma erogata.
Ci sono poi altre agevolazioni, per i datori di lavoro e i dipendenti. Una riguarda la possibilità di pagare i premi riscattando fino a cinque anni di contributi dei dipendenti, relativi a periodi non lavorati. Questo consente di coprire i “buchi” contributivi e, quindi, di anticipare la pensione.
Per quanto riguarda i premi di risultato, invece, l’Agenzia delle Entrate specifica che l’aliquota per il 2024 sarà ridotta dal 10% al 5% e questa stessa riduzione va applicata anche alla partecipazione dei dipendenti agli utili di impresa.