Mutui: tanti finiscono nei guai perché non comprendono che garante e cointestatario sono cose assolutamente diverse

Cointestatario e garante del mutuo sono due figure ben differenti ed è importante capire che ruolo svolgono per non creare guai.

Hanno una funzione analoga, perché entrambi permettono all’acquirente di facilitare l’accesso al mutuo, al finanziamento per l’acquisto di un’immobile, ma cointestatario e garante sono due figure completamente differenti.

Per richiedere e riuscire ad ottenere un mutuo è indispensabile presentare alla banca la propria solidità finanziaria, cioè la garanzia che si riuscirà a pagare le rate stabilite. Stabilità finanziaria che si può trasmettere attraverso un lavoro fisso, ma anche autonomo -generalmente in questi casi però il libero professionista deve dimostrare entrate adeguate- oppure attraverso il percepimento di una pensione. Nel momento in cui però sussiste uno di questi fattori, ma non si riesce comunque a garantire l’adeguata stabilità finanziaria si può richiedere alla banca la presenza di figure di supporto che sono appunto rappresentate dal cointestatario del mutuo e dal garante.

Cointestatario e garante del mutuo, cambia la posizione giuridica verso la banca

La differenza tra queste due figure è di fondamentale comprensione e questo perché cambia la posizione giuridica dei due nei confronti dell’istituto di credito e, soprattutto, in caso di insolvenza delle rate.

mutuo cointestato
La posizione giuridica del cointestatario e del garante è differente -designmag.it

Il garante è quella figura che interviene quando il richiedente un mutuo non ha giusta stabilità economica e nel sottoscrivere il contratto di finanziamento chiede al primo di stipulare una fideiussione. Con questa il garante si impegna verso la banca a garantire l’adempimento degli obblighi del debitore. In atre parole, il garante si fa responsabile della restituzione del prestito qualora il debitore non sia in grado di pagare.

È bene sottolineare però che il garante non risponde in via diretta alla banca, questo vuol dire che può essere interpellato dall’istituto di credito solo nel caso in cui il debitore sia inadempiente e, come vedremo, non c’è un cointestatario.

Diversa è la posizione del cointestatario del mutuo. Come lascia intendere il termine, si tratta del secondo intestatario del contratto per cui è trattato sullo stesso piano dell’intestatario principale del mutuo. Si tratta del secondo soggetto che contrae debito con la banca e per questo è chiamato alle stesse responsabilità del richiedente il mutuo. Questo significa che risponde in maniera diretta alla banca che può interpellarlo per la solvenza delle rate del mutuo; questo vuole anche dire che se l’altro cointestatario non paga la sua parte di mutuo a questi spetterà l’onere del pagamento totale delle rate, salvo poi la possibilità di rivalersi sul cointestatario in via giudiziaria.

Gestione cookie