Mutui: le 3 vie per abbassare la rata al ritorno dalle vacanze e le trappole da evitare

Chi ha sottoscritto mutui per la casa ed è in difficoltà può abbassare la rata, ci sono tre strade utili da seguire.

Acquistare casa è il sogno di molti, consapevoli di come sia il bene più durevole in assoluto, ma non sempre si ha il denaro necessario per portare a termine l’operazione. Chi ha questo desiderio non può che ricorrere ai mutui, con l’accortezza di non rivolgersi esclusivamente alla banca dove si ha il conto corrente, a volte si può infatti ricevere una proposta che può rivelarsi più conveniente presso un’altra filiale o un altro istituto di credito.

Difficilmente si compie questo passo in maniera avventata, si cerca di capire se si ha modo di riuscire a sostenere la spesa prevista. Ovviamente non è però possibile fare una previsione a lungo termine, per questo non si può escludere di poter essere in difficoltà nel corso del tempo. Niente paura, in casi simili è possibile fare un tentativo per abbassare la rata, seguendo una delle tre soluzioni che possono rivelarsi più adatte in questi casi.

Le tre soluzioni per abbassare la rata dei mutui

Chi si è reso conto di essere in difficoltà, magari a causa di una spesa imprevista o per un cambiamento lavorativo, e teme di non riuscire a rispettare l’accordo sottoscritto per i mutui non deve perdersi d’animo. Ci sono infatti delle soluzioni che è possibile prendere in considerazione che possono risultare provvidenziali e che non portano a perdere la casa, cosa che invece potrebbe avvenire senza alcun intervento.

Il problema riguarda, inevitabilmente, soprattutto chi aveva scelto il tasso variabile, sistema che può portare a un innalzamento dell’importo in caso di cambiamento dei tassi di interesse.

come abbassare la rata mutui
In caso di problemi è bene parlare con la banca – Foto: Designmag.it

A livello logico sarebbe naturale parlare della propria situazione personale con la banca ed effettuare una rinegoziazione su base volontaria. Questo può diventare un problema se il contratto non prevede uno switch variabile fisso a condizioni prefissate, in casi simili il cliente è in una posizione debole. La banca, infatti, non è tenuta ad accettare, oltre a poter decidere liberamente il tipo di tasso.

In alternativa, è possibile passare da tasso variabile a fisso, senza modificare la durata del finanziamento. Si può così pensare a una surroga, che prevede ll cambiamento non solo in merito alle condizioni, ma anche per la banca con cui si sigla l’intesa. E’ necessario vengano rispettati tre requisiti:

  • Isee del debitore non superiore a 35 mila euro;
  • mutuo originario inferiore a 200 mila euro;
  • non avere mai avuto ritardi nei pagamenti.

Se si decide di restare con la propria banca è possibile effettuare una contrattazione libera, mantenendo il tasso variabile ma abbassando la rata, così da allungare la durata dei mutui. Qualora i tassi dovessero aumentare, si restituirà meno capitale, oltre ad avere una rata più bassa rispetto a quella che era prevista con l’ammortamento originario. Se invece il costo del denaro dovesse scendere la rata sale, ma si restituisce più capitale, per questo diminuisce la durata del debito.

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