Mutui: è di moda l’accollo, forte convenienza e ti costa solo 100 euro senza notaio

Tanti italiani alle prese con i mutui stanno ora optando per l’accollo, ecco perché può essere una condizione vantaggiosa e a basso costo.

Acquistare una casa non può che essere ritenuto l’investimento più a lunga scadenza della vita, per questo può comportare sacrifici davvero elevati e a volte difficili da sostenere. Pochissimi hanno ovviamente a disposizione subito la cifra richiesta, per questo nella maggior parte dei casi si opta per i mutui, che vengono stipulati in accordo con la banca, non sempre quella con cui si ha il conto corrente se si riesce a trovarne una che propone condizioni più vantaggiose.

Nella maggior parte dei casi il finanziamento viene saldati in un periodo che può andare dai 15 ai 30 anni, pur dovendo mettere in conto di non sapere nel momento della sottoscrizione se le proprie condizioni economiche dovessero cambiare. Purtroppo questo a volte può accadere, basti pensare a chi perde il lavoro o a chi decide di separarsi dal coniuge, a quel punto diventa indispensabile capire come sia meglio agire. In questa ultima fase sono diversi i consumatori che stanno optando per l’accollo, ma in quali casi è consentito?

Problema con i mutui? Pensa all’accollo

È capitato certamente a tutti di vivere un periodo difficile sul piano economico e di non riuscire a gestire tutte le spese, se questo accade però la preoccupazione diventa più forte soprattutto quando si hanno i mutui da dover pagare. La rata, infatti, è solitamente tutt’altro che bassa, per questo si può temere di incorrere in problemi con la banca.

Una delle soluzioni che sta ora andando per la maggiore e che può rivelarsi positiva è l’accollo. Con questo termine ci si riferisce a un contratto che si stabilisce quando l’acquirente di un immobile (accollante) subentra nel mutuo acceso precedentemente dal venditore (accollato), così da continuare a pagare le rate rimaste all’istituto bancario.

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L’accollo del mutuo deve essere fatto in accordo con la banca – Foto | Deisgnmag.it

In genere questo può avvenire quando l’impresa che ha costruito l’abitazione ha sottoscritto un mutuo, per poi permettere a chi la acquista di continuare a pagare l’importo residuo. In alternativa, si può agire in questo modo anche quando si deve effettuare una vendita su una proprietà su cui verte un finanziamento non ancora estinto o in caso di separazione tra due coniugi, sarà uno dei due a prendersi carico delle rate.

Non si tratta ovviamente di una mossa che può essere fatta in maniera autonoma, è necessario ricevere parere favorevole da parte della banca. Effettuare questa operazione può essere davvero vantaggioso, anche per i costi residui che questo comporta. Nella maggior parte dei casi possono bastare 100-200 euro, cifra decisamente ridotta rispetto a quanto potrebbe essere richiesto se la pratica dovesse essere gestita da un notaio. Non sono nemmeno previsti i costi per una nuova istruttoria bancaria.

Prima di fare una richiesta ad hoc, è però bene valutare se sia davvero conveniente o meno. Si dovrebbe quindi fare un confronto tra le condizioni esistenti (spread e tassi di interesse) quando si era siglata l’intesa e quella attuale, a volte possono essere cambiate, ma non sempre in positivo.

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