Mutui, buone notizie: puoi sospendere il pagamento delle rate, ma vediamo pro e contro

Una buona notizia per tutti coloro che hanno necessità di sospendere la rata del mutuo, ora è possibile a nuove condizioni.

La sospensione delle rate del mutuo potrebbe essere una condizione necessaria dal momento che, tendenzialmente, questo viene sottoscritto per un periodo molto lungo di 20 o 30 anni e quindi può palesarsi una condizione tale da richiedere, in tutto questo tempo, l’esigenza di adottare una strategia apposita.

Ovviamente il cittadino che sottoscrive un finanziamento bancario è tenuto a restituire le relative somme e quindi per evitare il pignoramento deve rientrare in una condizione specifica e affrontare un iter apposito. Vale la pena comprenderne le sfumature, i pro e i contro.

Mutui, sospensione pagamento: come si fa e quali sono pro e contro

La sospensione del mutuo e quindi delle relative rate viene garantita mediante il Fondo Gasparrini, questo infatti consente di “congelare” temporaneamente quanto dovuto in vista di una condizione di disagio economico. Il fondo si rivolge ai titolari del contratto ed è previsto per l’acquisto della prima casa. l’impiego viene elaborato per un massimo di 18 mesi, per un ISEE non superiore a 30 mila euro e comunque per un mutuo entro i 250 mila euro. Questo meccanismo consente di andare a sospendere le rate e il 50% degli interessi relativi alle suddette.

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Sospensione della rata del mutuo, cosa considerare (designmag.it)

Ci sono delle cause specifiche per cui può essere richiesto, il mutuo però deve essere attivo da almeno 1 anno e si può procedere laddove vi sia: sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni, riduzione dell’orario e quindi del salario. In questo caso la sospensione viene concessa per 6 mesi, 12 mesi o 18 mesi. Anche in questo caso dipende tutto dalla riduzione che stata applicata lavorativamente e quindi dalla contrazione della propria disponibilità economica.

Il Fondo viene attivato anche laddove vi sia la cessazione del rapporto di lavoro, la morte o il riconoscimento dell’handicap della persona. È sempre necessario comprovare la condizione in cui si trova il richiedente quindi attestare la perdita di lavoro o la relativa variazione.

Tutto va consegnato alla banca, questa invia telematicamente tutto alla Consap ed entro 15 giorni rilascia il nullaosta per richiedere la sospensione. Entro i 5 giorni successivi alla risposta, il destinatario riceverà apposita comunicazione scritta. Ovviamente ultimato il periodo stabilito per la sospensione si riprende in modo tradizionale il pagamento. Ci sono limiti di utilizzo non solo per la durata ma anche per il numero di volte che si può fare fronte a questa necessità.

Per questo motivo dunque è sempre bene valutare con attenzione quando attivare o meno tale condizione, per evitare di trovarsi successivamente in una posizione di necessità senza poterne più far fronte.

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