Regole e norme più stringenti e penali maggiori: dal Governo italiano cambiamenti in arrivo sugli affitti brevi a scopo turistico.
Con le sue meravigliose città e località turistiche, l’Italia attira migliaia di turisti da tutto il Mondo ogni anno. Proprio per questo motivo, da alcuni anni, l’idea di affittare i propri immobili ai turisti è diventato un’attività lavorativa molto remunerativa. Da una parte, molte persone hanno pensato dare nuovo valore alle proprie case di famiglia, andando a compiere ristrutturazioni, costituendo veri e propri “bed and breakfast”. D’altra parte, moltissimi altri hanno preferito investire somme di denaro per acquistare diversi immobili in zone amate e scelte dai turisti, come per esempio la Puglia, la Sardegna e il Cilento.
Il mercato immobiliare italiano offre una proposta molto ampia ed è possibile, attraverso professionisti immobiliari seri, fare acquisti anche molto vantaggiosi di proprietà all’asta. Ad esempio, in Sardegna, meta più amata dai turisti di tutto il Mondo, è possibile trovare case acquistabili all’asta a partire da 50.000 euro. Dunque, comprare a buon prezzo una proprietà per trasformarla in una casa vacanze è diventato uno degli investimenti più praticati dagli italiani in questo momento per produrre una rendita mensile.
Multe fino a 5.000 euro, chi dovrà pagare se non si rispettano le nuove regole?
Nei prossimi mesi, tuttavia, dal DDL del Ministro del Turismo, Daniela Santachè, sono in arrivo novità importanti, ma non molto piacevoli per i proprietari degli immobili. Per quanto riguarda gli affitti brevi, la durata degli stessi nei centri storici dei Comuni delle Città metropolitane non potrà avere una durata inferiore alle due notti consecutive. In secondo luogo, un’altra fondamentale modifica riguarderà il regime fiscale: i proprietari potranno usufruire della cedolare secca fino ad un massimo di due immobili ad uso turistico. Oltre a tale limite, sarà obbligatorio possedere la Partita IVA e l’attività verrà inquadrata come imprenditoriale.
Il nuovo Disegno di Legge del Ministro del Turismo è fondamentale per inquadrare la nuova figura professionale del cosiddetto “property manager”, ossia l’amministratore della proprietà, e per regolamentare in modo univoco un settore in via di sviluppo maggiore in Italia. Tutti coloro i quali non si vorranno conformare a questa nuova normativa, rischieranno di pagare multe molto salate.
In particolare, se un’unità immobiliare sarà sprovvista del Codice Identificativo Nazionale (CIN), potrà scattare una multa fino a 8.000 euro; mentre, chi non esporrà il CIN propriamente sarà tenuto a pagare una sanzione di fino a 5.000 euro. Infine, chi vorrà affittare ai turisti il proprio immobile per una sola notte, dovrà pagare nuovamente una multa fino a 5.000 euro. Dunque fate molta attenzione!