[galleria id=”2783″]Il centro Pompidou di Parigi dedica fino a marzo una grande mostra ad una delle figure più influenti della storia dell’arte moderna, Piet Mondrian, e al movimento artistico dal lui guidato, il De Stijl. Saranno presentati i disegni e tele di Mondrian insieme ai lavori di design, architettura e arte che hanno reso celebri Theo van Doesburg, Gerrit Rietveld e gli altri protagonisti del movimento influenzato fortemente dalla geometria. In pratica due mostre complementari che insegnano le idee che mescolate a quelle del Bauhaus genereranno, dopo il 1945, lo stile internazionale.
Mondrian radicalizza un astrazione pittorica alla ricerca di un linguaggio universale delle forme e dei colori primari, che va oltre la pittura e che incoraggia l’architettura e il design minimalisti e strettamente funzionali.
Dall’arte di Mondrian si mutuarono i principi di uno stile per le case, gli edifici, gli interni, le città aspirando al sogno universale di inventare un’ “arte totale. ”Lo scopo della vita è l’uomo – dicevano -l’obiettivo dell’uomo è lo stile “, così si potrebbe sintetizzare il manifesto lanciato nel 1918 teso essenziamente a un’arte filosofica che pure sarà alla base della modernità.
La mostra mette in evidenza un’ampia gamma delle esperienze di De Stijl, dall’opera di Van Doesburg e Rietveld , che affascinati dalle teorie di fisica e matematica inseguivano la quarta dimensione nelle speculazioni astratte, nei disegni e nei modelli architettonici e di arredi, come per la sedia blue rossa prodotta da Cassina.
Il De Stijl aveva come obbiettivo di generare un mondo nuovo, moderno e razionale in cui ogni elemento si integrasse con gli altri a beneficio della comunità umana.