Moroso festeggia i suoi 60 anni al Salone del Mobile 2012, tra passato e futuro, attraverso una serie di prodotti che mirano a rappresentare il brand, la sua filosofia e il suo spirito creativo, le contaminazioni e le relazioni con le diverse discipline: l’arte, il cinema, la letteratura. Ne abbiamo avuto dimostrazione al nuovo stand, dove le sedute diventavano un elemento declinabile in un progetto aperto, senza condizionamenti imposti. Le pareti di questo spazio erano usate come filtri, definivano lo spazio, ma non escludevano, all’interno di una griglia volutamente fuori scala. Poi, lo spazio di via Pontaccio è stato popolato di trasparenze e colori, un vero e proprio omaggio alla trasformazione e alla contaminazione che caratterizza il DNA del marchio.
Lo stand Moroso al Salone del mobile 2012
Lo stand Moroso al Salone del Mobile di quest’anno è uno uno spazio effimero, di transizione, che voleva durare solo una settimana. Temporaneo, intenzionalmente incompiuto ha mostrato il prodotto senza sovrapposizioni o competizioni. Il disegno è stato affidato a Patricia Urquiola è il suo obbiettivo è stato quello di ricercare il piacere così come è stato definito da Lascault : “nello sfumato, nello sfilacciato, neldisperso, nell’impuro, negli abbozzi di descrizioni di particolarità che si rifiutano di venire generalizzate“. Tutto questo utilizzando materiali non finiti, componenti che si possono trovare nei cantieri edili, come metafora dell’architettura interna dei prodotti, del loro valore nascosto. Allo stesso tempo si configura un parallelismo tra la relazione organica della microarchitettura del progetto di design e lo spazio architettonico.
Le novità Moroso per il 2012
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Molte le novità Moroso per il catalogo 2012: Patricia Urquiola si presenta col divano e la poltrona Massas, oltre che il tavolino da abbinare alla seduta lounge Biknit dell’anno scorso, poi c’ è la coppia Doshi e Levien con le poltroncine e i tavolini Chandigart già visti in anteprima per DesignMag, Alfredo Haberli col sofà Softbox, e Nendo con i suoi tavolini essenziali. Racconta Patrizia Moroso a proposito del lavoro fatto quest’anno: “Quello che amo particolarmente del mio lavoro e quello che è dietro: la forza del progetto e del percorso intrapreso per arrivare alla produzione. A volte è difficile, complicato, lungo, faticoso, stressante, deprimente, apparentemente senza soluzioni. Oppure è immediato, geniale facile, veloce. Ma sempre alla fine, quando si trova una strada, è entusiasmante poter concludere il lavoro e mostrare il risultato al mondo.”
Un anno di festeggiamenti per Moroso
• Il secondo appuntamento, al Salone, guarda lontano, verso Oriente. Moroso presenta al installazione visionaria e magica dell’architetto cinese Zhang Ke dal titolo “La via del Drago d’Acqua”. Moroso nasce sotto il segno del Dragone simbolo del cambiamento: i nati sotto questo segno sono capaci di cose speciali per l’umanità, sono estremamente fortunati, appassionati del loro lavoro in cui danno il 100%, capaci di mantenere un perfetto equilibrio tra creatività e intelligenza e di guardare le cose da nuovi punti di vista. Ogni 60 anni il segno del Dragone si trova in abbinamento con l’Acqua: elemento simbolo di prontezza mentale, intuito e trasformazione.
• Martino Gamper sarà protagonista del terzo evento con la mostra Meta.Mor/oso/phosis: l’artista/designer trasformerà nel suo personalissimo stile i prodotti Moroso e il risultato di questo lavoro sarà esposto a Milano a giugno in una delle più prestigiose sedi cittadine per l’arte contemporanea.
• A settembre è la volta di Udine, la città dove nel 1952 nasce il sogno e la fabbrica Moroso. Ad Agostino e Diana Moroso, i fondatori dell’azienda friulana è dedicata una retrospettiva presso la Galleria d’Arte Moderna nella sua nuova sede di Casa Cavazzini progettata da Gae Aulenti e di prossima inaugurazione. Un percorso espositivo storico che esalterà le evoluzioni dell’azienda nel corso degli anni e il suo ruolo di primo piano nel design italiano e mondiale.
• Il quarto appuntamento si svolgerà alla fine del 2012 e sarà la celebrazione della vocazione internazionale di Moroso. Un progetto di ampio respiro, L’Alternativa Nomade: creatività da tutto il mondo, approcci progettuali unici che si fonderanno con esperienze e tecniche artigianali da tutti i continenti sottolineando lo spirito di ricerca che Moroso persegue da anni.
• Infine, a febbraio 2013, la presentazione di Metamorfosi, un volume libero da strutture e schemi fissi: un incontro di lingue e tradizioni, pieno di cose, suggerimenti, opportunità, colori, forme. Un vero e proprio simbolo dello scambio tra culture che è alla base della metamorfosi. Caotico e stimolante, conterrà tra le sue pagine spunti e riflessioni di vario genere, citazioni da libri e foto che raccontano il mondo dove Moroso ama passeggiare in leggerezza.