Qui a DesignMag lo abbiamo sottolineato diverse volte: i mobili chiari sono una scelta elegante, ma non sempre facile da gestire. Avrai sicuramente notato anche tu quella patina gialla che compare col tempo. Non è solo questione d’età e di tempo che passa, ma anche di luce, polvere, prodotti sbagliati. E spesso, quando ce ne accorgiamo, è già tardi. Ma davvero non si può far niente?
Il punto è che molti ci provano, ma nel modo sbagliato. Panni umidi a caso, detergenti troppo aggressivi, soluzioni lette chissà dove che peggiorano solo le cose. Qui parliamo di quello che succede davvero ai mobili chiari, del perché ingialliscono, e soprattutto di cosa si può ancora fare se la superficie ha perso il suo colore originale.
Quando il giallo è già lì: si può rimediare? Soluzioni vere se il bianco è sparito
Come dicevamo, non basta usare un qualsiasi detergente da cucina. Serve qualcosa di specifico, pensato per superfici verniciate o laminate chiare, meglio se neutro. Ce ne sono tanti in commercio che vanno bene, da quelli più noti come HG o Viva Clean a soluzioni professionali per falegnamerie. L’importante è evitare i soliti rimedi della nonna come aceto o limone. Non è che non funzionino, è che a lungo andare rovinano proprio la vernice, la opacizzano, o peggio ancora la ingialliscono di più.
E anche il modo in cui si pulisce conta, eccome. Hai presente quando usi il panno troppo bagnato? L’acqua resta lì, penetra nei pori del legno o nelle fessure del laminato, e il risultato è che si formano aloni o peggio ancora microfessure invisibili che col tempo si macchiano. E poi ci sono i colpevoli silenziosi: la luce del sole, il calore dei termosifoni, il fumo di cucina, anche il vapore se hai mobili vicini ai fornelli.

A occhio non vedi nulla per mesi, poi un giorno ti accorgi che quella parte esposta è diventata giallognola, mentre quella all’ombra è rimasta com’era. Ed è lì che ti viene da coprire tutto con una tovaglia o da spostare i vasi strategicamente. Ma ormai il danno è fatto. Quindi sì, meglio prendersi due minuti in più quando pulisci: usa un panno in microfibra, leggermente umido, passalo senza strofinare troppo, poi asciuga subito.
Ora, se l’ingiallimento è appena iniziato, c’è ancora qualcosa da fare prima di pensare al peggio. Alcuni prodotti rigeneranti possono aiutare. Funzionano bene su superfici lucide o laminate, perché rimuovono lo strato superficiale opacizzato e ridanno un po’ di tono. Ci sono anche delle cere che uniformano il colore e fanno sembrare tutto più curato. Certo, non aspettarti che tornino nuovi. Ma per molte situazioni bastano per salvare il mobile. Anche uno sgrassatore delicato, usato con intelligenza e senza esagerare, può togliere quella pellicola opaca che fa sembrare tutto più vecchio di quanto sia.

Se invece il colore è proprio cambiato, nel senso che il bianco è diventato beige fisso, allora lì serve una scelta più decisa. Una possibilità è la verniciatura coprente. Non è impossibile da fare in casa, basta avere gli smalti giusti, magari quelli a base acqua che non puzzano e si stendono bene. Prima si carteggia leggermente per far aderire il colore, poi si passa un primer e infine il colore nuovo, spesso bianco opaco. L’effetto è pulito, moderno, e il mobile torna a nuova vita. Ma c’è anche un’altra soluzione, meno conosciuta ma molto interessante: la tecnica Retrobright.
Viene usata nel mondo del restauro, per esempio su vecchi computer o plastiche anni ’80 ingiallite. E sai che funziona anche su laminati chiari? Serve acqua ossigenata molto forte (quella da parrucchieri, per capirci), un pennello, della pellicola trasparente tipo Domopak e una fonte di luce intensa, naturale o UV. Si spalma il prodotto, si copre tutto, si lascia al sole o sotto la lampada per qualche ora, e poi si toglie tutto. Serve solo un po’ di attenzione e sempre una prova in un angolo nascosto, perché non tutte le superfici reagiscono allo stesso modo. Intanto, lasciamo anche un video esplicativo:
Infine, arriviamo al punto più noioso ma anche il più utile: la prevenzione. Perché una volta che hai sistemato il mobile, vuoi evitare che tutto succeda di nuovo, no? Pulizia regolare, con i prodotti giusti e senza eccessi. Un passaggio ogni tanto con cera protettiva o polish aiuta a creare una barriera contro polvere e luce.
Se il mobile è vicino a una finestra, valuta una pellicola anti-UV, di quelle trasparenti che non si vedono ma filtrano bene. E se proprio non puoi spostarlo, magari coprilo nelle ore più calde, anche solo con una tenda leggera. Così i tuoi mobili chiari restano… chiari. E tu eviti di dover ripetere tutto da capo ogni sei mesi.