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L’aspirapolvere, si sa, è un oggetto di cui non si può fare più a meno, soprattutto se si tratta di un robot aspirapolvere, perfetto per chi lavora fuori casa e ha poco tempo per dedicarsi alle pulizie.
Esistono tanti modelli in commercio, da quelli tradizionali a quelli creati con rifiuti del mare, ognuno con caratteristiche e performance diverse, perciò muoversi in questo turbinio di elementi da considerare prima dell’acquisto è difficile.
Proviamo a fare ordine e a capire insieme come procedere con una guida per acquistare quello più adatto, basata sull’analisi della tipologia di apparecchio e delle caratteristiche da valutare prima di comprarlo, oltre che sul modo di utilizzo e sulle possibilità di conservazione dell’apparecchio, che spesso necessita di un ripostiglio o di uno spazio in cui ricavarne uno.
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Una delle principali caratteristiche da valutare è la capacità di aspirare. Una scarsa potenza di aspirazione, infatti, potrebbe portare a un funzionamento non adeguato alle proprie esigenze.
È preferibile, perciò, privilegiare modelli con spazzola rotante in prossimità della bocca di aspirazione principale. È ancora meglio se sono presenti spazzole laterali, utili a raccogliere la polvere sui lati per spingerla sotto l’apparecchio stesso. Va specificato, però, che queste ultime possono incorrere in fastidiosi attorcigliamenti che sfociano in una scarsa efficacia.
Per evitarlo le setole dovrebbero essere separate da guaine in plastica, sebbene anche questa soluzione non garantisca di raggiungere facilmente gli angoli delle pareti.
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La capienza del serbatoio è una caratteristica importante da considerare prima dell’acquisto. I robot, solitamente, hanno un serbatoio piuttosto limitato, a differenza di un aspirapolvere tradizionale che ha maggiore capacità di raccolta.
Anche il sistema di apertura può essere una variabile di una certa consistenza, perchè alcuni modelli hanno un meccanismo semplice, altri, invece, più complesso, che richiede la rimozione delle parti separatamente e, quindi, una maggiore disponibilità di tempo per effettuare l’operazione.
[didascalia fornitore=”Foto Shutterstock | Proxima Studio”]Foto Shutterstock | Proxima Studio
Per i robot, che sono senza fili, l’autonomia di funzionamento è una caratteristica di vitale importanza. Maggiore è l’autonomia, infatti, maggiore sarà la superficie che l’apparecchio potrà pulire senza necessità di interrompere il processo per ricaricarsi.
Lo stesso vale, infatti, per i tempi di ricarica, che danno l’indicazione di quanto sia necessario tenere il dispositivo fermo prima di poterlo utilizzare per la pulizia.
Le batterie a Litio, che sono quelle più frequentemente usate per i dispositivi, inoltre, hanno un elevato impatto ambientale e sociale, essendo realizzate con un materiale raro sul nostro pianeta.
Ogni aspirapolvere è dotato ormai di una serie di funzionalità extra finalizzate a una migliore resa nella pulizia. Tra queste sono sicuramente utili, per chi si trova spesso fuori casa, l’avvio programmato o l’avvio da remoto, il primo con timer il secondo gestibile attraverso un’app dedicata da scaricare direttamente sullo smartphone.
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Molto utile è anche il sensore per i tappeti, che ne rileva la presenza e lo evita o lo pulisce in modo adeguato, e la funzione di aggiramento ostacoli.
L’aspetto estetico dell’aspirapolvere è importante non soltanto per una questione di gusto, ma anche per la praticità. Il disegno dell’apparecchio, infatti, si traduce spesso nella comodità di utilizzo e nell’efficacia della pulizia, soprattutto se si considera la forma della spazzola.
In generale si può dire che i modelli con spazzole squadrate danno risultati migliori durante l’aspirazione, perchè riescono a raggiungere facilmente anche gli angoli della casa, a differenza di quanto farebbe un apparecchio di forma circolare.