Manutenzione straordinaria, tutti sbagliano: solo questi interventi rientrano in quella categoria

Manutenzione straordinaria e ordinaria hanno linee guida molto precise ma, talvolta, si tende a fare grande confusione.

Capire quali interventi sono previsti nell’una e nell’altra è indispensabile sia per non farsi trovare impreparati di fronte ai costi da sostenere e sia per identificare con attenzione ciò che è a proprio carico, relativamente a quanto previsto dal condominio e dal proprietario dell’immobile.

Tendenzialmente è afferibile alla manutenzione ordinaria tutto ciò che riguarda la sfera “comune” in termini d’uso, quindi non si tratta di grandi interventi ma di piccole modifiche, miglioramenti, aggiusti. Per manutenzione straordinaria si intendono gli interventi più invasivi e costosi a cui bisogna fare fronte.

Manutenzione straordinaria: l’errore da non fare, cosa rientra e cosa no

Le manutenzioni e relative differenze non sono né soggettive né modificabili ma previste dall’articolo 3 del Testo Unico dell’Edilizia. Tuttavia per quanto concerne separazioni e organizzazioni differenti, fa fede quanto previsto nel contratto di locazione. Queste per grandi linee riguardano rinnovamenti e sostituzioni di parti strutturali dell’edificio, realizzazione di servizi igienico-sanitari o tecnologici, divisione degli immobili.

questi interventi rientrano in quella categoria
Cosa rientra nella manutenzione straordinaria (designmag.it)

I lavori di manutenzione straordinaria sono classificabili in: interne ed esterne. Le opere esterne sono relative a: rifacimento intonaci, sostituzione infissi/serramenti/persiane, realizzazione e lavorazione di cancellate e muri, creazione di finestre, interventi ad esempio realizzazione di cortili. Le opere interne che rientrano invece sono: realizzazione di strutture portanti, modifiche ai solai, rifacimento scale e rampe, realizzazione o miglioramenti di servizi igienici, rifacimento impianti, divisione immobiliare, installazione di ascensori e scale, lavori che vadano a migliorare l’impatto energetico.

Non rientrano invece: sostituzione delle coperture del tetto, apertura di balconi, costruire i tetti. Per capire nel dettaglio quale lavoro rientra in manutenzione ordinaria o straordinaria bisogna focalizzarsi su alcune differenze. Sono sempre ordinari tutti gli interventi volti alla riparazione, al rinnovamento e alla sostituzione delle finiture.

Le opere tecnologiche, di pavimentazione, tinteggiatura, intonaco, impermeabilizzazione, verniciatura delle porte dei garage sono sempre ordinarie. Quindi di base si può far rientrare in questa categoria ciò che viene effettuato per sostituire componenti oppure opere che tendenzialmente si fanno periodicamente. La manutenzione straordinaria invece è una modifica importante, quindi rifacimenti strutturali o comunque relativi a un danneggiamento portante dei sistemi.

Va inoltre ricordato che è sempre fondamentale fare attenzione a permessi e altre direttive per procedere in questo senso, le due procedure sono solitamente la CILA ovvero la comunicazione di inizio lavori e la SCIA quindi la segnalazione certificata per iniziare le attività.

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