Manutenzione ordinaria in casa: di cosa si tratta e cosa è previsto nelle agevolazioni

Conoscere quali interventi rientrano in questa categoria e come ottenere le agevolazioni è cruciale per una gestione efficiente della casa.

La gestione di un’abitazione comporta una serie di attività necessarie per garantire che l’immobile rimanga in buono stato nel tempo. Alcune di queste attività sono occasionali e richiedono un’attenzione specifica solo in determinati momenti, mentre altre sono costanti e indispensabili per preservare il valore dell’immobile. In questo contesto, è importante conoscere le pratiche e le normative che regolano gli interventi da eseguire, poiché influiscono direttamente sulla funzionalità e l’efficienza della casa.

Molti interventi possono sembrare di poco conto, ma in realtà sono fondamentali per mantenere l’immobile in condizioni ottimali. Tra le diverse tipologie di lavori che si possono realizzare, alcuni offrono anche vantaggi fiscali significativi. Conoscere quali interventi rientrano in queste categorie può fare la differenza, sia per mantenere la casa in perfetto stato sia per beneficiare delle agevolazioni disponibili.

Risparmiare sugli interventi per la manutenzione della casa: come accedere alle agevolazioni

La manutenzione ordinaria di un immobile comprende tutti quei lavori che assicurano la conservazione e l’efficienza delle strutture e degli impianti esistenti. Questa tipologia di interventi è regolata dal Testo Unico dell’Edilizia (Decreto 380/2001), che ne fornisce una chiara definizione. Secondo l’articolo 3, lettera “a”, la manutenzione ordinaria riguarda principalmente opere di riparazione, rinnovo e sostituzione delle finiture degli edifici, oltre agli interventi necessari per mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

come accedere alle agevolazioni per la manutenzione ordinaria della casa
Questi interventi includono riparazioni e sostituzioni che non alterano la configurazione dell’immobile – designmag.it

Gli interventi di manutenzione ordinaria non alterano la configurazione dell’immobile, ma si limitano a migliorare o mantenere le caratteristiche esistenti. Questo include, ad esempio, la riparazione di intonaci, infissi e serramenti, così come la sostituzione di pavimenti e rivestimenti. Allo stesso modo, interventi esterni come la riparazione di cornicioni, grondaie e la ritinteggiatura delle facciate rientrano in questa categoria, a condizione che non vengano modificate le caratteristiche originali dell’immobile.

Un vantaggio significativo della manutenzione ordinaria è che la maggior parte di questi interventi rientra nelle attività di “edilizia libera”. Questo significa che non è necessario richiedere permessi o autorizzazioni specifiche al Comune, né presentare documenti per l’inizio dei lavori. Per chiarire ulteriormente quali interventi siano inclusi in questa categoria, il “Glossario dell’edilizia libera”, pubblicato nel 2018, elenca 58 tipologie di lavori eseguibili senza titolo abilitativo.

Dal punto di vista fiscale, la manutenzione ordinaria offre interessanti opportunità di risparmio. Gli interventi di manutenzione ordinaria danno diritto a una detrazione del 50% sulle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie, valida fino al 31 dicembre 2024. Questo bonus si applica fino a un massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare, in caso di lavori su parti comuni o all’interno di una ristrutturazione più ampia. Inoltre, la sostituzione degli infissi può beneficiare di ulteriori agevolazioni, come l’Ecobonus, destinato a ridurre l’impatto ambientale dei consumi energetici, e il Superbonus, che offre incentivi ancora più significativi.

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