La Legge prevede la manutenzione della caldaia per tutelare gli inquilini dell’immobile. Tra proprietario e inquilino qual è la ripartizione delle spese al riguardo?
Scopriamo quali sono le regole obbligatorie da rispettare con riferimento alla manutenzione delle caldaie per il biennio 2023/2024.
Fare la manutenzione della caldaia almeno una volta all’anno è un obbligo per i cittadini. Il fine è garantire la sicurezza accertando che l’impianto funziona come dovrebbe e prevenendo incidenti. Durante il controllo verranno effettuati test diagnostici per valutare lo stato generale dell’impianto ed esaminare il corretto funzionamento delle sue componenti. Gli interventi principali effettuati dal tecnico specialista sono la manutenzione ordinaria e il controllo dei fumi.
In base all’impianto occorrerà rispettare tempistiche differenti per la manutenzione obbligatoria. Ogni anno se l’impianto è a combustibili liquidi o solidi, con potenza superiore a 100 kW. Ogni due anni se l’impianto a combustibile liquido o solido ha potenza inferiore o uguale a 100 kW o se la caldaia è installata da più di otto anni, è a condensazione o a gas con potenza superiore a 100 kW. Ogni quattro anni per caldaie a gas, metano, GPL fino a 100 kW o installate da meno di 8 anni e con potenza minore a 35 kW.
La ripartizione delle spese per la manutenzione della caldaia
Chi non rispetta l’obbligo di manutenzione della caldaia rischia multe e sanzioni dall’importo molto oneroso. Sia il proprietario che l’inquilino di un appartamento devono provvedere ad ottemperare l’obbligo di Legge o pagheranno una sanzione compresa tra i 500 e i 3 mila euro.
I costi della manutenzione ordinaria – pulizia e controllo dei fumi – devono essere sostenuti dall’inquilino così come le piccole spese di manutenzione necessarie per l’uso continuo dell’impianto o per deterioramenti legati all’uso dell’impianto.
I costi di manutenzione della caldaia che si riferiscono all’installazione o alla sostituzione della stessa sono a carico del proprietario a meno che la rottura o il problema sia causato da una negligenza dell’inquilino.
Il prezzo medio di una manutenzione è di 80 euro mentre con il controllo dei fumi il costo sale oltre i 100 euro. Dovrà essere contattato necessariamente un tecnico abilitato che potrà rilasciare i bollini verdi e blu. Il primo è una certificazione attestante la revisione della caldaia, il secondo attesta che i controlli hanno dimostrato l’efficienza e il buon funzionamento dell’impianto.
Le sanzioni sono ripartite così
- dai 50 ai 200 euro in caso di mancata revisione,
- dai 500 ai 600 se non si ha il libretto regolare,
- dai 500 ai 3 mila se non si effettua la verifica sulla combustione.