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Mai come oggi, non vi è nulla di più “ricercato” che recuperare le tradizioni e le abilità tecniche di un luogo, per poi elaborare nuove forme più fruibili e senza tempo ed esaltare la ricchezza anche estetica di un patrimonio, le cui radici affondano nella bellezza nella sua essenza.
Questo è l’obiettivo del progetto “Attorno al Mediterraneo/Autour de la Mediterranée”, che con una mostra meravigliosamente illustrata, in uno dei numerosi padiglioni dell’ultima edizione del Macef 2012, presentato a fine febbraio 2012, che racconta con efficienza i sapori ancestrali della cultura Mediterranea.
Una mostra che ha messo in risalto l’abilità manuale attraverso un’accurata ricerca artigianale da cui ne è derivato un proficuo confronto tra i territori coinvolti: Marocco e regioni italiane come la Sardegna, il Piemonte e la Toscana.
In mostra una collezione di tappeti realizzati a Boujad, nella regione Chaouia Ouardigha ma anche una serie di cuscini e tessuti prodotti a Casablanca a cui si sono aggiunte le magnifiche ceramiche prodotte a Ifrane Alì nella regione Tanger-Tétouan.
L’obiettivo del progetto è quello di recuperare il patrimonio di competenze materiali e delle tecniche artigianali locali e valorizzarle, innovando la produzione artigianale locale. Un’iniziativa condotta da alcune realtà delle Regioni italiane, che ha avuto come partners L’APQ Paesi del Mediterraneo, che dal 2005 usufruisce del Ministero degli Affari e del Ministero dello Sviluppo Economico.
Un obiettivo che si avvale anche di workshop messi a punto dalle regioni italiane e dal Marocco, curati da Roberta Morittu; responsabile tecnico del progetto. A Casablanca una serie di workshop attraverso i quali si è realizzata una campionatura di tessuti più complessi rispetto allo standard medio e che hanno dato vita a una serie di grandi cuscini in lana naturale bianco e nera, filati e tessuti a mano dalle abili mani delle “Femmes de Casablanc” che vivono in un contesto sociale di tipo sub-urbano. A Boujad il progetto, realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte, ha coinvolto le tessitrici della cooperativa “Femmes de Nouasser”.
In collaborazione con l’architetto Milli Paglieri e la designer Roberta Morittu, è stata messa a punto una collezione di tappeti improntati secondo uno schema progettuale modulare. Ogni tappeto è composto da tre elementi di eguale forma e dimensione, interscambiabili.
La Regione Toscana invece, con la collaborazione di Sviluppo Toscana S.p.A, ha sviluppato laboratori di Design e Ceramica nella Regione di Tanger-Tétouan, con la direzione artistica di Giuseppe Lotti e Ilaria Serpente dell’Università. A questo progetto si sono associati il CSM – Centro Sperimentale del Mobile dell’Arredamento e l’Artex – Centro per l’artigianato artistico e tradizionale.
Al Macef 2012 abbiamo potuto ammirare i risultati di questi due workshop: un esempio di come il design abbia potuto intervenire valorizzando i saperi locali, la tradizione di un paese come il Marocco rafforzato da una direzione artistica tutta italiana e come il Marocco si sia lasciato plasmare unendosi ad altri “pensieri e idee” con una sapienza propositiva.