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Luigi Camozzo, ha fatto dell’incisione una forma espressiva molto diversa da ciò che la nostra memoria ci suggerisce: ovvero i vetri più che rinomati e decorati da raffigurazioni neo classiche incise a mano; la cui tradizione proviene dalla Boemia e dalla Svezia e che Murano ha adottato solo dal 1927.
Il suo percorso, ha attraversato con abilità rinomata anche il disegno e l’incisione neo classica, come tappa obbligatoria per poi praticare, grazie ad un bagaglio di conoscenza applicata, un tipo di incisione abilmente personalizzata.
Astraendo dapprima le sue creazioni dalle connotazioni di un passato già sovraccarico di condizionamenti culturali e intervenendo unicamente sull’andatura del disegno della canna o della murrina, facendolo emergere tridimensionalmente per giungere a un risultato finale che paradossalmente fa del suo vetro un “non vetro”.
Quando lo si guarda di fatti, si viene catturati dall’incredibile abbinamento di colori che Luigi Camozzo riesce a far risaltare grazie alla sua personale procedura di molatura e incisione. Toccandolo poi, fra le dita scorre la consistenza e lo spessore di un materiale apparentemente non più fragile, attraversato da giochi di linee tridimensionali, che conferiscono ad alcuni pezzi delle connotazioni etno chic e altri invece, indossano forme geometriche che ricordano gli anni’50 ed altri ancora ricordano in versione raffinata i power flower degli anni’70.
Lo straordinario percorso di questo artista, che ha saputo decontestualizzare un’arte che fa parte ormai di una lunga tradizione, si è avvalso di un aspetto curioso: Luigi Camozzo da vero ‘homo faber’, si è cimentato anche nella ricerca dello strumento più adatto a sostenere la sua visione, sempre ansioso di raccogliere la sfida del contemporaneo e delle nuove tendenze. Dapprima facendo costruire il suo tornio da incisione e molatura su vetro, con un meccanismo che gli permettesse di sperimentare meglio e in un secondo tempo ha addirittura importato dagli Stati Uniti un turbine ad aria, per laboratori di odontotecnica, che ha saputo adattare alle proprie esigenze affinché potesse raggiungere il risultato che la sua visione gli suggeriva.
Scrive poi, un manuale che riporta ventidue tipi di tecniche incisorie di sua invenzione e collabora con i migliori Maestri vetrai dell’isola ma anche con vari artisti e pittori di fama internazionale.
Sino a quando riesce a unire l’abilità del vetraio, con la conoscenza del design e la maestria dell’artigiano, per arrivare al risultato che oggi propone e che è in continua evoluzione, realizzando anche progetti ‘custom made’ di grande portata.
Luigi Camozzo è senza dubbio un precursore dell’incisione nell’ambito muranese e non potevamo mancare a questo appuntamento per presentare un altro protagonista di quest’isola che come una caverna di Ali Babà, svela a piccole dosi, grandi talenti, sparsi qua e la per le calli.