Luce soft o complemento d'arredo: 3 lampade che cambiano l'aspetto della tua casa - designmag.it
Certe stanze sembrano incomplete, anche se è tutto al posto giusto. I mobili ci sono, i colori pure, magari anche qualche pianta ben piazzata. Eppure manca qualcosa. Quel qualcosa, spesso, è la luce. La luce è una presenza che cambia l’umore di uno spazio, anche senza che ce ne accorgiamo. È quella cosa che rende un angolo più caldo, una parete più viva, un divano più invitante. Una lampada, messa nel punto giusto, può fare questo effetto senza bisogno di rivoluzionare l’arredamento. Basta poco per creare una scena diversa, ma quel poco deve essere scelto con testa.
Il bello è che non serve chissà quale budget o progetto. A volte una lampada semplice, magari quella che non avevi nemmeno considerato, riesce a cambiare tutto. Una forma che si stacca dal resto, una luce che accarezza invece di invadere, un materiale che gioca con le ombre. Succede spesso che ci si concentri su tavoli, sedie, divani e si lasci la luce per ultima, come fosse un dettaglio tecnico. In realtà è uno degli elementi più vivi della casa, e quando funziona, la senti. La luce non è solo qualcosa che illumina, è qualcosa che racconta. E una lampada, se scelta bene, può dire molto più di quanto sembri. E noi te ne consigliamo 3!
Ci sono oggetti che fanno due cose insieme senza dirlo troppo in giro. Tipo una lampada che è anche una libreria. È il caso di quella in metallo nero con mensole antracite. Quando la guardi, ti viene voglia di metterci subito sopra un paio di romanzi, magari una pianta piccola e una tazza di quelle che non usi mai ma che fanno scena. Ha una struttura snella ma solida, forma a piramide, e ogni mensola ha una misura diversa. Questo la rende anche visivamente interessante, non piatta. Il paralume nero in tessuto sopra completa tutto con una luce morbida, di quelle che scaldano l’aria senza invaderla. Va bene vicino al divano, all’ingresso per dare un benvenuto con un po’ di carattere, oppure in studio per dare una botta di personalità senza dover appendere quadri. Costa , e per essere due oggetti in uno, ci sta tutto.
Poi c’è quella lampada che entra in una stanza e la fa diventare un posto diverso. Quella con le piume di struzzo. Sì, piume leggere, chiaro pastello, quasi sospese. È una di quelle cose che o ami o lasci stare, ma se la metti in salotto o in camera, non passa mai inosservata. Fa un po’ scena, un po’ teatro, un po’ Parigi anni ’20. Non serve neanche accenderla per sentirne la presenza, ma quando lo fai, la luce è calda e morbida, con quel tono che avvolge senza spingere. Il bello è che pur essendo alta e d’impatto, non occupa tanto spazio. Perfetta se vuoi una stanza con personalità senza riempirla di roba. Siamo su una fascia alta, si parla di 912,65 €, ma è una di quelle cose che fanno da protagoniste.
La terza è tutta un’altra vibe. Piccola, quasi timida, ma con stile. La lampada da tavolo Mush di Hübsch ha una forma a fungo che sembra uscita da un film futuristico. È in ferro dorato, ma non fa l’effetto pacchiano. Anzi, è elegante, con quel tocco retrò che si finge moderno. Sta benissimo su un comodino o sulla scrivania. Quando è accesa, emana una luce soffusa che non ti stanca gli occhi, perfetta se vuoi leggere o semplicemente rilassarti senza quella luce bianca invadente. Se cerchi un oggetto piccolo che fa la differenza, questa è perfetta. Il prezzo, tra 182 e 240 euro a seconda di dove la trovi, è in linea con il tipo di design e materiali.
Ognuna di queste lampade fa una cosa diversa. C’è quella che arreda con intelligenza, quella che si prende la scena e quella che accompagna in silenzio. Dipende da cosa cerchi, da che atmosfera vuoi in casa, e anche da quanto vuoi che la luce parli.