Voltura e subentro per gli allacci di luce e gas sono due condizioni differenti, è importante fare attenzione per evitare errori.
Quando si affitta o si acquista un immobile è necessario andare ad attivare tutte le forniture, in alcuni casi queste risultano però già disponibili e quindi la procedura non è quella standard di allaccio, dove si procede alla sottoscrizione di un contratto ex novo, piuttosto di regolamentazione di quello esistente.
Ci sono due pratiche molto comuni ovvero la voltura e il subentro, che sono condizioni simili ma differenti. Ognuno deve valutare con attenzione la propria condizione per capire bene dove dirigersi, evitando errori ma soprattutto dispendio economico inutile.
Voltura e subentro luce e gas: quale scegliere per non sbagliare
Può capitare a tutti di trovarsi in una condizione del genere e non sapere qual è la soluzione migliore per le proprie necessità. Quindi anche chi oggi ha già un sistema connesso, non è detto che non viva questo dilemma in un futuro. Per tale motivo è giusto essere preparati per non lasciarsi “intrappolare” da condizioni che potrebbero non essere poi così favorevoli come sembrano.
Il cambio di intestazione viene fatto sia quando si trasloca in una casa nuova ma anche quando si vive nello stesso appartamento e si giunge ad esempio alla separazione e quindi l’intestatario delle utenze abbandona quella casa. Sono due i punti chiave da valutare, da un lato i costi, dall’altro invece quello delle tempistiche. I procedimenti sono diversi ma abbastanza semplici da portare a termine.
Quando si tratta di voltura, si va a cambiare solo l’intestazione del contratto, con il subentro invece si va a stipulare un nuovo contratto. Per quanto riguarda la convenienza, molto dipende dalle proprie condizioni, sicuramente andare a stipulare un nuovo contratto potrebbe essere un procedimento più elaborato e quindi anche lungo, con costi leggermente superiori.
Sembra essere la scelta meno idonea ma bisogna anche considerare quali sono le condizioni in cui si trova l’immobile quindi se ci sono o meno forniture fruibili, se il precedente inquilino o proprietario ha saldato quanto dovuto o se ci sono dei sospesi. Quello che si va a pagare sono: imposte di bollo, oneri amministrativi, contributi al fornitore scelto.
Di base se ad esempio un parente esce dal nucleo familiare, vale allora la pena procedere con la voltura, se invece ci sono condizioni diverse e quindi si risiede per la prima volta in casa, meglio fare il subentro, anche se più costoso infatti darà modo di ammortizzare tutti i costi senza problemi nel tempo.