[galleria id=”4895″]Lo shop Neil Barrett a Tokyo è stato oggetto della progettazione dell’archistar irachena Zaha Hadid che interpreta il Flagship come un elegante interpretazione fisica dei disegni autografi del proprietario del marchio. Utilizzando ritagli, pieghe, pieghe e punti fissi come ispirazione, Hadid crea un’esperienza che fonde l’architettura con i campi della scultura e dell’arte. Recentemente inaugurato nella capitale giapponese, il presupposto progettuale dello spazio è quello di restituire lo stile minimalista del fashion designer i cui vestiti si costruiscono intorno a pieghe, increspature e tagli netti.
Così, anziché definire ambienti singoli in successione l’obbiettivo è stato quello di creare un passaggio circolare che permette al cliente di sperimentare lo spazio in diversi modi ed interpretazioni.
Avviene così che un elemento plastico al centro dello spazio, in scena nel punto chiave in tutto il negozio determini la condizione di far muovere la clientela intorno al centro piuttosto che lungo le sole mura perimetrali. Tra architettura e scultura, quella che sembra un opera di Richard Serra genera una massa compatta di strati superficiali che si svelano e si piegano a formare scaffalature per gli accessori e sedute.
Il punto vendita precede la realizzazione di un altro importatnte store, quello di Roca a Londra e si articola su due livelli, dedicati rispettivamente alle collezioni donna e uomo. Lo spazio esclude la segmentazione in stanze adiacenti, preferisce un percorso fluido in cui la plasticità degli elementi funzionali gioca con i materiali come il cemento grezzo delle pareti e la morbida tattilità del Corian, nella contrapposizione tra i generi maschile e femminile.