Lo scaldabagno consuma sempre molto ma ci sono delle occasioni in cui la condizione può addirittura peggiorare.
Un prodotto che può distruggere letteralmente la bolletta di casa, avendo un impatto economico notevole. Si tratta sicuramente di un sistema che, se usato nel modo corretto, può anche alleviare un certo impatto ma bisogna prestare attenzione.
Molti, in alcune condizioni, credono di fare meglio ma si ritrovano solo in una situazione peggiore andando a determinare una spesa peggiore e non migliore come credono. Le strategie e i trucchi vanno bene ma bisogna anche fare un confronto, altrimenti si rischia di apportare danni ancor più gravi.
Lo scaldabagno è ancora presente in moltissime abitazioni e sicuramente è uno strumento che consuma tanto, ciò è innegabile. Per far fronte a questa situazione bisogna individuare quelli che sono i comportamenti scorretti che vanno a inficiare ulteriormente questo processo.
Va spento? Va tenuto acceso? Bisogna regolare la temperatura? Sono le tipiche domande che vengono poste ai tecnici per trovare una via plausibile per ridurre le spese. Sicuramente lo scaldabagno, in linea generale, consuma di più quando è accesso, questo perché l’energia viene direttamente “collegata” alla temperatura interna quindi per mantenere l’acqua sempre calda ovviamente c’è un consumo. Sicuramente quindi non è un sistema che raggiunta la temperatura si spegne altrimenti l’acqua perderebbe di fatto il suo calore.
Un sistema tradizionale di 1000 watt ha un consumo, per un uso di almeno 6 ore al giorno, di 2000 kWh annui. Su una bolletta elettrica, uno scaldabagno sempre accesso, andrà a determinare il 70% del prezzo, con un rendimento comunque minimo del 10%. Uno scaldabagno consuma otto volte l’energia del frigorifero.
Quindi bisogna intervenire per andare a limitare i costi in bolletta. Il primo step è sicuramente quello che riguarda la temperatura, questa va regolata in base alla stagionalità ma è inutile impostare la massima potenza sempre, perché non serve costantemente acqua super bollente. Va bene quando è il momento della giornata in cui tendenzialmente si fanno le docce, ma per il resto va bene anche una temperatura più bassa.
Installare dei riduttori di flusso può aiutare a risparmiare ben il 40%, un dato non di poco conto, si può anche installare un interruttore a tempo, in questo modo viene spento e acceso in base alle ore di utilità. Anche scegliere la dimensione corretta è importante, infatti troppo piccolo non va bene perché non si va realmente a risparmiare, farà solo più sforzo per poter arrivare all’uso effettivo.
Quindi è chiaro come avere lo scaldabagno sempre acceso ed attivo con la spina inserita non serve, vuol dire andare a sprecare energia che ha un impatto enorme sulla bolletta anche nei momenti della giornata in cui non viene utilizzato tutto quel carico d’acqua.