Prima o poi se si è in affitto può capitare di voler ospitare un amico o un parente per qualche giorno. Ma è legale?
Chi ha un’abitazione propria spesso decide di ricavare da una stanza in più una camera degli ospiti o installare un divano letto. Così in caso di bisogno ha modo di ospitare un amico o un parente che ha bisogno di trattenersi per la notte senza problemi. Molti però si chiedono se avere ospiti che pernottano sia possibile anche quando hanno un contratto in affitto.
Avere qualche dubbio a riguardo è legittimo visto che non essendo i proprietari della casa si hanno già diverse limitazioni da rispettare. La paura più grande è che il locatore passi o scopra che in casa c’è una persona in più di cui non sapeva nulla, o che i vicini facciano la spia. Vediamo però di capire cosa dice la legge e se davvero gli ospiti siano banditi dalle case in affitto.
Nei contratti di locazione non è presente una clausola che nega la possibilità di accogliere, ma solo il divieto di sublocazione. Vale a dire che non è possibile per un inquilino stabilire degli accordi a titolo personale per subaffittare l’immobile. Avere un cugino o un amico che si ferma un paio di notti è ammesso e anzi difeso dal principio di solidarietà della Costituzione Italiana.
All’articolo 2 si parla infatti della necessità di dare assistenza, ospitando chi non ha un alloggo presso la propria abitazione. Per tutelare il proprietario della casa ci sono però alcune regole da rispettare, senza voler ledere tale principio. Una riguarda il rispetto dell’abitazione dato che può capitare che un ospite provochi qualche danno agli interni, anche se in modo accidentale.
In tali circostanze il locatore ha diritto a farsi risarcire, esattamente come capiterebbe se il responsabile fosse l’inquilino stesso. Bisogna considerare poi il tempo di permanenza dell’ospite, che qualora si prolunghi di tanto può richiedere di avvisare la Questura. Questo obbligo si presenta sopra i 30 giorni in caso la persona ospitata sia un cittadino italiano.
Se invece l’ospite arriva dall’esterno i tempi si fanno più stringenti, per evitare che sfruttando il principio di solidarietà qualcuno favorisca le immigrazioni illegali. Tra l’altro anche nel caso si tratti di parenti dell’inquilino se non hanno la cittadinanza. Per avvisare la questura occorre spedire una raccomandata con ricevuta di ritorno.