La legna da ardere va conservata in condizioni precise per far sì che quando viene utilizzata sia pronta all’uso e super efficiente sia per riscaldare una stanza che per cuocere le nostre pietanze.
In questo periodo dell’anno la voglia di tornare a casa cresce in correlazione con il freddo che c’è fuori. Più le temperature si abbassano, infatti, è più risulta piacevole trovarsi al calduccio sotto le coperte o in una stanza perfettamente riscaldata. Il non plus ultra è sicuramente un salone con camino, non solo perché il fuoco riesce a riscaldare più di qualsiasi sistema di riscaldamento, ma perché dona alla stanza un’atmosfera unica.
L’altro aspetto da considerare è chiaramente quello economico. Alimentare un camino può essere dispendioso per chi non possiede un terreno con alberi e per chi non ha modo di procurarsi facilmente la legna da ardere. Va inoltre ricordato che gli unici alberi che si possono tagliare per ricavare legna in Italia sono quelli appartenenti al demani idrico.
In ogni caso improvvisarsi boscaioli non è esattamente una scelta saggia, poiché un errore potrebbe causare la perdita della legna stessa o peggio. Dunque meglio sempre rifornirsi da chi lo fa per mestiere. Dopo averlo fatto però è opportuno seguire delle regole precise per la conservazione della legna da ardere, alcuni errori possono renderla inservibile, altri abbassarne efficacia e durata.
Gli errori da non commettere per non rovinare la legna da ardere
Per creare un fuoco perfetto non basta semplicemente mettere la legna e farle prendere fuoco, ci sono delle accortezze che bisogna sempre avere per far sì che questa non generi un fumo intenso e fastidioso o che bruci così velocemente da obbligarti a metterne sempre di nuova.
Il primo errore da non commettere è lasciarla scoperta e dunque soggetta alle intemperie. La legna deve rimanere sempre asciutta, altrimenti sarà complicatissimo accenderla, farà un sacco di fumo e potrebbe anche essere presa d’assalto dagli insetti. Per quanto riguarda il luogo in cui conservarla, severamente vietato porre la catasta accanto casa o vicino ad alberi e strutture in legno per due motivi: la legna attira le termiti e aumenta il rischio di incendio.
Sbagliata anche l’idea di porre la legna in un capanno, questa deve rimanere asciutta e perché questo accada è necessario che riceva un costante flusso d’aria. Per la stessa ragione non va mai lasciata sulla nuda terra, poiché da questa trarrebbe troppa umidità. Per ricapitolare, un luogo riparato, su mattonelle, all’aperto, in cui arriva aria e distante dall’abitazione o da qualcosa che possa prendere fuoco.
Infine la legna va accatastata, ma non in modo troppo stretto, e la pila non deve superare mai i 4 piedi d’altezza per evitare frane improvvise della catasta. Se seguirete questi consigli la vostra legna sarà sempre pronta all’uso e non correrete alcun rischio.