La scadenza per fare la dichiarazione dei redditi si avvicina e tra le spese da detrarre ci sono anche quelle per l’acquisto casa.
L’Agenzia delle Entrate ha fissato il termine ultimo per presentare la dichiarazione dei redditi 2024 al 30 settembre. Anche se in molti hanno già provveduto ad adempiere ai propri obblighi fiscali, potrebbero esserci alcuni che ancora devono compilare il 730.
Su questo documento figurano tutte le spese relative alle imposte, ma anche una serie di spese detraibili e deducibili, che potrebbero comportare un rimborso anche cospicuo per alcune famiglie, ad esempio per coloro che hanno acquistato un immobile da poco o che stanno eseguendo dei lavori di ristrutturazione.
Partiamo dal presupposto che le spese detraibili vengono sottratte in percentuale dall’imposta lorda, mentre le deducibili sono sottratte dall’ammontare del reddito complessivo. Chiarita questa differenza tecnica, passiamo a specificare quali sono le spese detraibili, con un focus particolare sugli immobili, e quali quelle deducibili.
Tra le spese della prima categoria figurano sicuramente quelle sanitarie, che in alcuni casi possono gravare anche in maniera pesante su alcune famiglie. Un’altra voce piuttosto importante è quella relativa a mutuo e acquisto di prima o seconda casa. Tra le spese detraibili figurano infatti gli interessi passivi, anche sulle ristrutturazioni, ma anche le spese di intermediazione immobiliare.
Per l’anno 2023, ad esempio, la normativa italiana ha previsto una detrazione delle spese per l’agenzia immobiliare del 19%, da recuperare col rimborso del 730. Ma attenzione, perché ci sono delle specifiche da rispettare. Innanzitutto il rimborso avviene in misura massima di 1.000 euro.
In secondo luogo è necessario che le spese di agenzia siano state sostenute relativamente all’acquisto di un immobile destinato a diventare l’abitazione principale dell’acquirente. Per certificare tutto ciò è necessario presentare una documentazione specifica proprio nell’ambito della dichiarazione dei redditi.
Tra le altre spese detraibili possiamo poi annoverare alcuni tipi di assicurazioni (ad esempio quelle per calamità naturali sugli immobili), spese di istruzione, funebri, veterinarie, per il trasporto. Oppure tutte quelle spese relative all’efficientamento energetico, ad esempio Superbonus o Sismabonus.
Tra le spese deducibili possiamo infine annoverare i contributi (anche quelli per care-giver o collaboratori domestici) o i fondi destinati all’integrazione pensionistica, gli assegni di mantenimento, i fondi destinati alla ricerca, alle associazioni religiose o alle ONG. Tutto ciò potrà figurare sulla dichiarazione dei redditi ed essere recuperato tramite rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate.