La luce è assolutamente un elemento di design, capace di dare quel guizzo in più di stile e personalità a un ambiente. Ecco perché tanti creativi e designer si sono cimentati nella creazione di lampade che sapessero donare originalità allo spazio e diffondere il fascio luminoso in modo funzionale ed estetico. Non è un caso che alcune siano diventate vere e proprie icone del loro settore, anche quando si tratta di lampade da tavolo o da scrivania. Diamo un’occhiata ai modelli più belli e famosi, perfetti per illuminare la casa se si cerca un singolo elemento che sappia arredare e farsi notare come simbolo di eleganza e buon gusto.
Foto Diesel Living
Diesel Living with Lodes presenta ROD, una lampada da tavolo senza fili ricaricabile in stile industriale dalla forma di un’asta da costruzione, tipicamente usata per tenere uniti dei blocchi di cemento, con paralume in alluminio e diffusore in metacrilato. Dal design innovativo e dalla tecnologia moderna, questa lampada portatile si ricarica tramite una porta USB e consente una durata della batteria di 8 ore alla massima potenza e fino a 180 ore alla minima potenza. Funzionale e pratica (si regola con un tocco del paralume) è disponibile in diverse finiture adatte a tutti i contesti: Moss Gray, Soft Pink, Ivory e Dark Asphalt.
Aoy è la lampada da tavolo Flos disegnata da Achille Castiglioni nel 1975. Si caratterizza da un corpo cilindrico in cristallo trasparente mentre diffusore e riflettore sono in vetro bianco opalino, caratteristica che permette una luce diffusa perfetta per creare un ambiente rilassante in ogni stanza della casa.
Si chiama Binic come il nome di un piccolo faro sulla costa in Bretagna e la giovane designer francese Ionna Vautrin si è ispirata proprio a quell’ambiente per creare questa piccola lampada da tavolo che ricorda le “maniche a vento” che vengono utilizzate come sistemi di aerazione nelle barche a vela. La base conica in alluminio satinato crea un piacevole contrasto con il proiettore in policarbonato lucido, chiuso da un semplice schermo inclinato che diffonde la luce in maniera omogenea. Compatta, divertente, multicolore può essere usata per lo studio, in soggiorno o per illuminare la camera da letto con un punto luce in più.
Foto Instagram@thebankerslamp
Conosciuta anche come lampada ministeriale, la lampada Churchill è uno dei modelli più classici e riconoscibili di lampade da scrivania. Composta da una base in ottone e da un paralume dal caratteristico verde, venne prodotta a partire dal 1909 dall’azienda newyorchese H. G McFaddin & Co, realizzata con prezioso cristallo di Boemia della J. Schreiber & Neffen. Vero e proprio simbolo della cultura americana, è un oggetto che dall’aria classica e austera, che dona un tocco retrò senza tempo.
Nel 1977 Vico Magistretti disegna l’azienda Oluce quella che diventerà LA lampada da tavolo per eccellenza, vincendo pure il Compasso d’Oro nel ’79. Atollo è il simbolo della stagione più virtuosa e feconda del Design made in Italy, quando la risposta a un’esigenza pratica passava per lo studio della bellezza. Questa lampada è una stilizzazione dei classici paralumi, reinterpretati in metallo o vetro e in diverse dimensioni. Insomma, è perfetta ovunque come solo i pezzi senza tempo sanno essere.
Foto Anglepois – 1227
Ideata nel 1932 dal designer britannico George Carwardine, la 1227 sfrutta la meccanica della auto, settore in cui il creatore lavorava, per dar vita alla lampada da lavoro perfetta. La sua illuminazione diretta e direzionabile ha rivoluzionato il settore, venendo poi copiata e reinterpretata da tantissimi produttori. Oggi è disponibile in colori e dimensioni diverse, ma non è utilizzata solo come lampada da scrivania, ma anche come complemento d’arredo.
Foto Fontana Arte – Uovo
Disegnata nel 1972, la Uovo di Fontana Arte è ancora oggi una delle lampade da tavolo più amate e vendute. Il segreto del suo successo sta nella semplicità della forma. Infatti l’uovo, nella sua linearità, è molto elegante e si adatta a diverse tipologie di stile d’arredamento, rendendo questa lampada molto versatile. Inoltre, grazia alla diffusione omogenea della luce, crea un’atmosfera molto calda e intima.
Foto Kartell – Bourgie
Nel 2004, Ferruccio Laviani stupisce tutti con una lampada terribilmente ironica, che mescola forme tradizionali con materiali contemporanei, che prende in giro col suo nome chi vuol essere borghese ma non lo sé, insomma, lo spirito del wannabe, del voglio ma non posso. La Bourgie di Kartell è un concentrato di contraddizioni che riassumono un’epoca, un modo di essere e la sua presa in giro, diventando un pezzo di design riconoscibile e da avere.
Foto Artemide – Tolomeo
Midi, micro, maxi, bicolor: quando un pezzo è un classico del design, reinterpretarlo nei colori e nelle dimensioni è un dovere. Proprio per la sua versatilità e le diverse opzioni disponibili, Tolomeo di Artemide è una delle lampade più venute al mondo. Disegnata nel 1987 da Michele De Lucchi con Giancarlo Fassina, si fregia del Compasso d’Oro edizione ’89: il suo disegno si ispira alla pesca con la lenza, dove un piccolo braccio ha la forza necessaria per sostenere un’estremità più voluminosa.
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