Lavori di manutenzione, quali spettano al proprietario di casa e come muoversi se rifiuta di fare ciò che gli spetta

Le spese per i lavori di manutenzione possono spettare all’inquilino o al proprietario dell’immobile. La legge stabilisce come comportarsi.

Quando si è in affitto ci si domanda spesso quali siano le spese che spettano: cosa deve pagare l’inquilino e cosa deve pagare il locatore. Secondo la legge, naturalmente, l’inquilino ha l’obbligo di mantenere l’immobile in buone condizioni e restituirlo come quando gli è stato consegnato.

Non va, ovviamente, considerata la normale usura. Scopriamo, nel dettaglio, quali sono i lavori di manutenzione che spettano al proprietario di casa e cosa fare se non vuole procedere.

Lavori di manutenzione: le spese per il proprietario di casa

All’inquilino spetta pagare i lavori di manutenzione ordinaria, mentre i lavori di manutenzione straordinaria sono sempre a carico del locatore. Quest’ultimo, infatti, deve sempre garantire che l’immobile sia abitabile proprio come concordato all’interno del contratto (uno dei motivi per cui è sempre meglio stipulare un contratto in regola). Il proprietario ha degli obblighi a cui non può sottrarsi.

Lavori di manutenzione da pagare in affitto
Le spese di manutenzione straordinaria sono a carico del proprietario dell’immobile – designmag.it

Deve, infatti, garantire che l’immobile sia in un buono stato, assicurare che rimanga in condizioni adeguate, comunicare la registrazione del contratto di affitto e pagare le spese di manutenzione straordinaria. Naturalmente, sia il conduttore che il locatore hanno delle responsabilità di manutenzione, ma le spese vengono divise in base al tipo di intervento.

Come detto, l’inquilino è responsabile della manutenzione ordinaria – pensiamo, ad esempio, a delle sostituzioni di piccole cose – mentre il proprietario di casa deve farsi carico delle spese di manutenzione anche ordinaria, quando queste sono di un importo elevato e delle spese di manutenzione straordinaria.

Nel caso in cui l’immobile abbia bisogno di riparazioni, l’inquilino deve avvisare immediatamente il locatore – meglio tramite raccomandata o PEC e con celerità, per evitare l’aggravarsi della situazione – così che quest’ultimo possa intervenire. Quando il proprietario non interviene – nonostante sia stato messo a conoscenza della situazione – il conduttore, a quel punto, può agire per vie legali.

Come? Con un’azione giudiziale, per far eseguire i lavori ed essere risarcito di eventuali danni o con una risoluzione contrattuale, chiedendo lo scioglimento del contratto in caso di gravi guasti. L’inquilino dovrà, però, continuare a pagare il canone di locazione in attesa dei lavori, tranne nel caso in cui l’immobile sia diventato inabitabile. L’inquilino può anche intervenire direttamente sulla riparazione, avvisando il locatore e chiedendo poi il rimborso dell’intervento.

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