Quando si parla di lavori condominiali bisogna fare molta attenzione perché pagare in anticipo potrebbe portare a problematiche severe dopo.
Anticipare i fondi vuol dire di fatto esporsi ad un rischio perché, anche se i lavori sono programmati c’è sempre qualcosa che può intervenire, portando numerosi problemi. Dare la propria quota e poi vedere tutto sfumare non è bello e potrebbe comportare anche un rallentamento per ottenere in seguito i rimborsi.
Una volta che la somma è stata anticipata non è facile riaverla indietro, sia che i lavori non vengano più fatti che si tratti solo di un ritardo operativo, cosa che quando si parla di questo tipo di questioni sicuramente non è nuova o così insolita.
Lavori condominiali: come evitare di pagare le spese anticipate
La vita in condominio ha pro e contro, sicuramente tra le spese bisogna considerare comunque il fisso mensile e sempre qualche extra che può sorgere. Questo è importante perché in tutti gli spazi c’è sempre qualcosa da dover rifare, migliorare, aggiornare.
Ciò comporta ovviamente da parte degli utenti un pagamento, che si tratti della lampadina del pianerottolo o di cose più impegnative come il rifacimento delle parti esterne, la creazione di un cappotto termico ecc. Ogni cosa ha un costo e ci sono due modalità per procedere: in alcuni casi la manutenzione viene svolta e poi rimborsata, in altri bisogna anticipare i fondi. Nel primo caso tutto dipende perché ci sono condomini che hanno fondi a sufficienza per gestire tutto e quindi non hanno problemi quando bisogna intervenire, se invece i fondi non bastano allora il problema è capire la spesa, dividerla in modo proporzionale per tutti, inviare le comunicazioni.
Per alcune uscite c’è bisogno dell’autorizzazione quindi prima di effettuare il pagamento o di prendere la decisione viene fatta un’assemblea condominiale, tutti votano, si fa un verbale e si sceglie come procedere. Ovviamente tutto dipende dal motivo, se si tratta di una ristrutturazione i tempi sono lunghi, per interventi immediati per la sicurezza la questione è più delicata e in alcuni casi il gestore dello stabile può procedere anche in autonomia e poi farsi dare quanto dovuto perché verte un principio di emergenza.
Proprio su questo punto però bisogna prestare attenzione, laddove non ci sia stata approvazione e l’amministratore abbia scelto di procedere, senza prove d’urgenza, non è detto che si sia obbligati a dare un rimborso di quanto speso. Lo stesso vale per i fondi anticipati. Se la quota generale non viene fissata e pagata da tutti, il residente non deve subentrare a proprie spese, va fatta comunque e sempre un’assemblea generale. Dopo infatti, le situazioni potrebbero prendere una piega malsana con ritardi e problematiche di ogni tipo e di fatto questo vorrebbe dire aver anticipato i soldi e non averli più indietro se non dopo tempistiche lunghe e attese.