L’arte giapponese di decorare con le sfere di muschio: quali sono le piante per Kokedama

Le piante realizzate con il metodo giapponese Kokedama hanno un fascino in più: questa tecnica è un’idea raffinata e suggestiva per decorare la casa.

Gli arredi moderni negli ultimi anni hanno esaltato la presenza delle piante in casa. Un tocco di natura che diventa necessario, non soltanto per il benessere psicofisico che queste riescono a regalare, ma anche per spezzare lo stile asettico e minimalista che ha segnato le correnti del design.

Difficile trovare una casa in cui non sia presente almeno un’amica verde. Da quelle da interno a quelle per il balcone, fino alle piante da giardino nel caso in cui è presente, sono tante le opzioni per ospitarle. Ma anche in questo settore le nuove tendenze si fanno sentire, diffondendosi a macchia d’olio in tutto il mondo. Una di queste trae ispirazione da una tecnica che proviene dall’oriente, in particolare dal Giappone.

Le piante si trasformano in splendidi ed elegantissimi elementi decorativi, che non trovano più la loro sistemazione nei classici vasi, ma piuttosto “fluttuano” nell’aria. Si tratta del Kokedama, metodo che prevede la creazione di vere e proprie “sfere di muschio”, piccole opere d’arte naturali tutte da collezionare. Ma quali sono le specie più adatte e come vengono realizzate? Scopriamo tutto su questa affascinante pratica.

Kokedama, cos’è e quali piante si usano

L’eleganza delle tradizioni giapponesi ha influenzato ormai moltissimi aspetti della vita anche in Occidente. Un fascino che affonda le sue basi anche nell’amore e nel rispetto per la natura, che viene esaltata alla perfezione con la tecnica del Kokedama. Una pianta, che normalmente vive nella terra, riesce invece a prendere il volo, trasformandosi in un elemento sospeso che si adatta perfettamente alle case minimaliste e moderne.

kokedama piante grasse
Kokedama, cos’è e quali piante si usano – designmag.it

Grazie ad un po’ di manualità, viene creata una palla di muschio, all’interno della quale vengono avvolte bene le radici della pianta. L’effetto è estremamente suggestivo, proprio perché non sarà un vaso artificiale a fare da cornice alla pianta, bensì degli elementi della stessa natura. Le sfere verdi possono essere poggiate su una superficie, o possono essere appese in diverse zone. Naturalmente le protagoniste saranno sempre loro, le piante che vivranno all’interno di questo magico bozzolo.

Tra le più adatte alla vita in casa e con una facile manutenzione, si trovano sicuramente le piante d’appartamento. Il Pothos può essere un’ottima scelta per un principiante, grazie alla sua grande resistenza. Molto usate sono anche la pianta ragno, o Clorofito, e la Sansevieria, entrambe dai bellissimi colori e dalle cure scarse. Ideale per abbellire la casa con la sua maestosità, ma anche per purificare l’aria, si presta al Kokedama anche la felce.

Una favolosa alternativa è la Tradescantia, che nella sua variante con striature rosa o viola è un vero spettacolo di colore. Per uno spazio illuminato da luce indiretta, le piante grasse possono essere un’ottima scelta. Dalle foglie variegate e morbide, stupiscono con la loro bellezza e immagazzinano l’acqua necessaria alla loro sopravvivenza.

E per chi ama i fiori? Anche questi possono trovare la loro collocazione in un Kokedama. Dal geranio fino alla violetta africana, passando per la gardenia e la begonia, le opzioni sono tante, ma bisogna ricordare sempre che richiederanno tutte una buona esposizione ai raggi solari per prosperare. Infine, per un favoloso effetto ricadente, come non citare l’edera. Dal bagno al soggiorno, regalerà una cascata di foglie verdi brillanti che doneranno all’ambiente un aspetto sano e vitale.

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