Si tratta del cosiddetto “Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa”: scopriamo in cosa consiste, chi può usufruirne e come avanzare la domanda di ottenimento dell’agevolazione.
La legge italiana prevede l’attribuzione di una garanzia pubblica sul mutuo avviato per l’acquisto della prima casa, attraverso un Fondo battezzato “Prima Casa” (o anche “Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa”) istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze il 27 Dicembre 2013. Il Fondo è disciplinato all’articolo numero 1, comma 48 e lettera c della legge promulgata nella stessa data.
A tutti gli effetti, il Fondo consente allo Stato italiano di “interporsi” tra le cittadine ed i cittadini e gli istituti finanziari e bancari a cui hanno richiesto il mutuo, offrendo una garanzia pubblica sul capitale mutuato. Per ottenere la garanzia del Fondo, i richiedenti devono soddisfare alcuni requisiti, tra cui non risultare al momento della domanda proprietari di altri immobili ad uso abitativo (in Italia e all’estero), ad eccezione di acquisizioni di proprietà per “causa morte”.
Inoltre, ad alcune categorie di cittadine e di cittadini viene riconosciuto il diritto ad un accesso prioritario al beneficio di agevolazione economica, insieme all’applicazione del TEG, ovvero del Tasso Effettivo Globale, non superiore al TEGM, ovvero al Tasso Effettivo Globale Medio, come pubblicato ogni tre mesi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Vediamo quali sono le categorie coinvolte.
Le categorie prioritarie, le caratteristiche essenziali del Fondo e come richiederlo
Le categorie prioritarie indicate dalla legge sono quattro, ovvero i nuclei famigliari mono genitoriali con figli minori a carico; giovani coppie coniugate o conviventi per more uxorio (ovvero “secondo il costume matrimoniale”, pur non avendo ufficializzato legalmente l’unione) che risultino nucleo famigliare da almeno due anni; giovani di età anagrafica inferiore ai 36 anni; e conduttrici e conduttori di alloggi popolari.
L’ammontare del finanziamento, affinché possa essere garantito dal Fondo, può arrivare alla soglia massima di 250.000 Euro e la garanzia concessa dallo Stato è pari al 50% del capitale complessivo mutuato. Tuttavia, il Decreto Sostegni bis del 25 Maggio 2021 ha previsto la possibilità di aumentare la garanzia fino a un massimo pari all’80% per le categorie prioritarie con ISEE fino ai 40.000 Euro annui, possibilità prorogata fino al prossimo 31 Dicembre 2024.
L’esame delle domande è affidata alla Consap, ovvero la società Concessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici; tuttavia, le richieste devono essere avanzate agli intermediari finanziari o alle banche che aderiscono all’iniziativa: a essi, infatti, spetta per legge la facoltà di decidere sia sulla concessione del mutuo sia sul ricorso alla garanzia del Fondo.