Sai come funziona l’affitto con riscatto? Pochi conoscono questo strumento che, a conti fatti, conviene molto più del mutuo.
Noi italiani siamo molto legati al concetto di casa di proprietà. A differenza di Paesi come la Gran Bretagna, la Germania, gli Stati Uniti dove è assolutamente normale restare in affitto anche tutta la vita, per noi, ad un certo punto, è quasi obbligatorio fare il grande passo e comprare casa.
Soprattutto per noi italiani è quasi impensabile vivere in affitto nel momento in cui si decide di mettere su famiglia. La casa di proprietà, oltre ad avere un valore economico, ha anche un valore simbolico e affettivo: è quel posto in cui far crescere i nostri figli, un bene che, un giorno, potremo lasciare loro.
Ma, sentimentalismi a parte, se mettiamo mano al portafoglio ci rendiamo conto che comprare casa oggi è sempre più difficile. E non solo per chi ha 25 anni: spesso le banche non erogano il mutuo nemmeno a chi ha superato i 40 se non si offrono garanzie più che solide.
La situazione è precipitata al punto che in città come Milano sono nate soluzioni di “coabitazione”: 27 persone si dividono un immobile! Come fare per non rinunciare ad avere la propria casa se la banca non ci eroga il mutuo o se non abbiamo abbastanza soldi da anticipare? La soluzione più vantaggiosa è senza dubbio, l’affitto con riscatto.
Affitto con riscatto: ecco come funziona
Le banche erogano sempre meno mutui anche se la situazione dei tassi d’interesse sta migliorando. Le case, tuttavia, costano ancora moltissimo: in alcune città si sfiorano i 10.000 euro al metro quadrato. Restare in affitto, tuttavia, non è certo la soluzione più conveniente. Che fare? L’alternativa migliore è l’affitto con riscatto.
Molto in voga nei paesi anglosassoni, in Italia l’affitto con riscatto è ancora poco conosciuto ma sta prendendo sempre più piede soprattutto tra le giovani coppie che sognano di comprare casa ma non hanno la liquidità necessaria da anticipare e non riescono ad ottenere un mutuo dalle banche.
L’affitto con riscatto funziona in questo modo: si stipula un contratto di affitto della durata massima di 10 anni; durante questi 10 anni ( ma possono essere anche meno, dipende dalle esigenze di chi vende e di chi compra) il futuro acquirente pagherà un affitto un po’ più alto del normale in quanto il 20%-30% circa del canone mensile corrisposto diventerà una caparra per il futuro acquisto della casa.
Al termine del contratto di locazione, si potrà decidere se comprare la casa oppure no. Se si deciderà di comprarla potrà chiedere un mutuo d’importo più basso in quanto, nel corso degli anni, avrà già pagato l’anticipo mese dopo mese. Questa formula è molto vantaggiosa anche se un piccolo neo c’è, tanto per chi compra quanto per chi vende.
In 10 anni i prezzi degli immobili potrebbero cambiare – salire oppure scendere – ma il prezzo di vendita, una volta firmato il contratto, non potrà più essere modificato. Pertanto chi vende potrebbe incassare molto meno dopo 10 anni. Ma anche chi compra potrebbe dover pagare più del valore dell’immobile che, nel corso di 10 anni, potrebbe essersi svalutato.